SORRENTO. La determinazione delle tariffe per la tassa sui rifiuti è avvenuta nel pieno rispetto della legge. È quanto ha stabilito il Tar della Campania respingendo il ricorso proposto dai Comuni di Sorrento, Vico Equense e Massa Lubrense contro la delibera della Provincia di Napoli con cui era stato approvato l’aumento dei costi per lo smaltimento della spazzatura per l’anno 2012. Nel giugno di 5 anni fa, infatti, la giunta provinciale fissò a 147,97 euro la spesa che essa stessa deve sopportare per trattamento, smaltimento e recupero dei rifiuti.
Provvedimento che provocò pesanti ricadute sulle tasche dei cittadini. La normativa, infatti, stabilisce che l’ammontare di Tarsu e Tia debba essere fissato dai Comuni tenendo conto dei costi che ricadono sulle stesse amministrazioni comunali e di quelli a carico della Provincia, ciascuno per le attività di propria competenza nell’ambito del ciclo di gestione dei rifiuti.
I Comuni di Sorrento, Massa Lubrense e Vico Equense, però, impugnarono la delibera ritenendo iniquo l’aumento che non teneva conto dei risultati raggiunti nella raccolta differenziata. Ricorso respinto dai giudici amministrativi i quali hanno stabilito con una recente sentenza che la quota provinciale del costo di gestione dei rifiuti va calcolata “con esclusione di qualsiasi decremento o incremento a titolo di incentivo o sanzione” per quanto riguarda le percentuali di raccolta differenziata fatte segnare da ciascun Comune.