Treni Napoli-Sorrento a numero chiuso, la bocciatura dei pendolari

Nei giorni scorsi, dopo gli ultimi episodi che hanno interessato i treni in viaggio sulla linea Napoli-Sorrento (fumo, deragliamento, soppressioni, ritardi, ecc.), Eav ha diffuso una nota attraverso la quale, oltre, come al solito, a scaricare su altri le responsabilità dei disservizi, ha anche lanciato una proposta che definire surreale è poco: treni a numero chiuso.

Ora in merito intervengono i comitati dei pendolari con la nota che pubblichiamo di seguito:

Pronto, Eav? L’ultima trovata fantasiosa di Eav per cercare di mitigare i danni causati da dieci anni di gestione disastrosa sulle linee vesuviane, è una vera provocazione, una bomba lanciata per vedere l’effetto che fa.
Non conosciamo l’autore dei comunicati stampa di Eav, se è presente in pianta organica un giornalista iscritto all’ordine o l’azienda si affida a un’agenzia di comunicazione, di certo possiamo affermare che l’ultimo comunicato di Eav è davvero sconcertante. Denuncia una carenza o precarietà di sicurezza sulle linee vesuviane, un numero irrisorio di treni disponibili, l’obsolescenza della rete, l’incapacità di gestire al meglio le gare per il revamping e l’acquisto di treni nuovi, l’entrata in servizio di questi ultimi tra il 2026 e il 2027, “sarà pronta l’infrastruttura per ospitarli?” e tante altre cose che sono la prova provata di un fallimento, che sembra dovuto a cause naturali perché questa dirigenza sostiene di aver operato al meglio delle sue possibilità, visto che sono stati assegnati i premi di produttività. Lo scandaloso comunicato paventa l’obbligo di prenotazione per viaggiare sulle linee vesuviane o almeno su quella di Sorrento dimenticando che Eav ha l’obbligo di garantire viaggi in sicurezza sulle linee vesuviane sottoscritto con il contratto di servizio! Eav si sottrae da tempo al proprio obbligo e cerca di giocare d’astuzia. Eav è inadempiente, non può chiedere complicità per sottrarsi agli obblighi contrattuali e calpestare i principi costituzionali.
Noi pendolari abbiamo denunciato da anni che questa gestione avrebbe messo a rischio la sopravvivenza stessa delle linee vesuviane, forse oggi si è ancora in tempo per scongiurare la chiusura della ferrovia, ma serve un tavolo di concertazione serio, libero da soluzioni preconfezionate con la partecipazione di Regione, azienda, sindacati, Città Metropolitana, prefettura e pendolari, per trovare una soluzione condivisa che permetta di garantire il servizio in sicurezza fino al 2027 e scongiurare il pericolo di un fermo della circolazione e di una lunga cassa integrazione.
Enzo Ciniglio gruppo Facebook NO AL TAGLIO DEI TRENI DELLA CIRCUMVESUVIANA
Salvatore Ferraro Gruppo Facebook CIRCUMVESUVIANA- EAV

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