Questa mattina, il Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata, in esecuzione di un “decreto di sequestro preventivo d’urgenza” emesso dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata nei confronti dell’ormai ex sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, e del suo collaboratore, Francesco Di Maio, arrestati nella tarda serata del 20 maggio scorso nella flagranza del delitto di cui all’art. 319-quater c.p. (“Induzione indebita a dare o promettere utilità”), per aver ricevuto indebitamente la somma di denaro di 6mila euro in contanti da parte di un imprenditore sorrentino aggiudicatario di appalti per l’affidamento dei servizi di refezione scolastica e di gestione dell’asilo nido da parte del Comune di Sorrento, ha proceduto al sequestro preventivo della somma di denaro complessiva di euro 112mila.
Il provvedimento cautelare fa seguito all’ordinanza con la quale il gip del Tribunale di Torre Annunziata, lo scorso 23 maggio, nel convalidare l’arresto in flagranza di reato, ha emesso, su richiesta della stessa Procura oplontina, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Coppola e Di Maio in ordine all’ipotesi investigativa di due distinti delitti di induzione indebita, aventi ad oggetto una pluralità di dazioni indebite di denaro effettuate dal medesimo imprenditore nei confronti dei due, in relazione agli appalti pubblici per cui risultano indagati, anche in epoca precedente alla dazione della somma di 6mila euro che, in data 20 maggio, ha condotto all’arresto in flagranza dell’ex sindaco di Sorrento e del suo staffista.
In particolare, dalle indagini, espletate dalla Guardia di Finanza di Massa Lubrense agli ordini del capitano Francesco Tartaglione e coordinate dalla Procura della Repubblica guidata da Nunzio Fragliasso, è emerso che Coppola e Di Maio, avrebbero indebitamente ricevuto, in più occasioni, reiteratamente nel tempo, somme di denaro in contanti dall’imprenditore sorrentino aggiudicatario degli appalti, per un importo complessivo di 112mila euro.
Sulla scorta delle risultanze investigative emerse, è stato disposto in via d’urgenza il sequestro preventivo dell’intero ammontare delle “tangenti riscosse, corrispondenti al profitto del reato, rispettivamente per l’importo di euro 106mila nei confronti del Coppola e di euro 6mila euro nei confronti del suo collaboratore, Di Maio, trattandosi di somme suscettibili di confisca obbligatoria e ricorrendo il pericolo di sottrazione delle stesse al suddetto vincolo reale. Nel corso dell’esecuzione del decreto di sequestro è stata sequestrata l’intera somma di denaro oggetto del provvedimento cautelare reale.
