Sorrento. Quest’anno la festa di Sant’Antonino spostata al 15 febbraio – programma –

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Ormai è assodato che quest’anno, con la celebrazione del Mercoledì delle Ceneri che cade il 14 febbraio, la festa dedicata al patrono di Sorrento, Sant’Antonino, si celebrerà il giorno successivo, ossia giovedì 15 febbraio. Lo stesso era accaduto 6 anni fa, nel 2018.

Nel frattempo i fedeli si preparano per l’appuntamento con l’intenso cerimoniale dedicato al santo protettore. Antiche tradizioni e riti che si rinnovano e consolidano di anno in anno come l’alimentazione della lampada votiva della basilica con l’olio prodotto dai contadini sorrentini.

A partire dal 5 e fino al 13 febbraio il programma prevede tutti i giorni feriali, alle 9, la Santa Messa con coroncina a Sant’Antonino. Alle 17:30 si recita il Rosario e si cantano le litanie ed alle 18 il canto del vespro con la comunione seguita dalla benedizione eucaristica. Martedì 13 febbraio, alle ore 9, ci sarà la funzione liturgica nella cripta (il cosiddetto Succorpo) in suffragio dei defunti iscritti al Pio Monte. Poi, a seguire, la processione eucaristica in piazza Sant’Antonino. Mercoledì 14 febbraio, alle ore 18, ci sarà la santa messa con l’imposizione delle ceneri, celebrata dall’arcivescovo della diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia, Francesco Alfano.

La devozione degli abitanti di Sorrento e della costiera raggiunge il culmine nel giorno della festa che, quest’anno, come detto, è stata spostata a giovedì 15 febbraio. La folla interminabile dei fedeli raggiunge la basilica da tutta la penisola sorrentina per partecipare alle funzioni e scendere nella cripta che ospita le spoglie di Sant’Antonino. Tutti si segnano con l’olio benedetto, di cui è unta la lamina d’argento posta dietro la statua del patrono. In tanti si soffermano qualche istante davanti alle tele che raffigurano gli interventi del Santo a protezione della gente di Sorrento, come la liberazione dalla peste del 1656.

In occasione della festa si svolge anche la tradizionale processione (che parte dalla basilica alle ore 9) dietro l’antica statua d’argento, opera dell’orafo Scipio di Costantio del 1574, portata a spalle per la città dagli uomini di mare di Marina Piccola, con autorità civili e militari e le confraternite laicali.

Accanto alle funzioni religiose, Sorrento con la festa di Sant’Antonino si rianima in vista della nuova stagione turistica. Con il mercatino sul corso Italia e la vetrina delle piante destinate ad alimentare il patrimonio arboreo dei giardini sorrentini in via San Renato. E con una fitta ragnatela di bancarelle e angoli di arte varia.

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