Al termine di una lunghissima battaglia legale fatta di ricorsi, di sentenze, di appelli e perfino di pronunce dell’adunanza plenaria del Consiglio di Stato, è stata finalmente scritta la parola fine per quanto riguarda l’intricata vicenda del parcheggio di vico Rota, a Sorrento.
Il supremo organo della giustizia amministrativa ha definitivamente stabilito che le opere realizzate nel fondo sono abusive. Il provvedimento sanzionatorio e poi quello di acquisizione dell’area da parte del Comune di Sorrento sono, pertanto, corretti.
Viene invece riconosciuta fondata l’eccezione che contestava l’acquisizione di tutta l’area, oltre dunque i 1900mq interessati dal cantiere. Resta ferma però la possibilità del Comune di acquisire l’eccedente fornendo adeguata motivazione.
“Ci abbiamo sempre creduto e non abbiamo mollato mai, nemmeno quando sembrava tutto in salita e quando “certi consigli” ti suggerivano che sarebbe stato più prudente lasciar perdere – commenta l’avvocato Anna Iaccarino che ha seguito la vicenda giudiziaria insieme al collega Gianni Pane per conto del Wwf Terre del Tirreno -. Abbiamo sempre tenuto a mente di aver fatto una promessa siglata con lacrime e affetto. Ora il sogno del Parco Gió Antonetti si fa più concreto, noi continuiamo a crederci”.