Sorrento. Il sindaco ordina di rimuovere le barche non autorizzate dalla spiaggia di Marina Grande

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Rimuovere nel giro di qualche giorno tutte le imbarcazioni che occupano abusivamente la spiaggia rdi Marina Grande Quell’arenile che oggi è diventato una sorta di parcheggio per natanti di ogni genere. Molti dei quali privi di qualsiasi autorizzazione ad occupare il demanio marittimo in concessione al Comune di Sorrento.

Ora l’amministrazione del sindaco Massimo Coppola – anche grazie alle numerose segnalazioni pervenute da parte di cittadini ai diversi uffici – ha deciso di intervenire per restituire alla libera fruizione questo scorcio di litorale, tra l’altro l’unica spiaggia libera di Sorrento insieme alla minuscola spiaggia di San Francesco ed al piccolo tratto di Marina di Puolo che non ricade nel territorio di Massa Lubrense.

“È stato accertato in sede di sopralluogo da parte del responsabile dell’Ufficio comunale Demanio Marittimo – spiega il sindaco Coppola – che su alcune aree dell’arenile, costituenti demanio pubblico in concessione al Comune di Sorrento, sono da tempo stabilmente depositati dei piccoli natanti di diversa tipologia costruttiva (legno, plastica, vetroresina, etc.) e di svariate dimensioni, nonché altri oggetti, connessi con i natanti stessi e comunque legati all’attività di pesca”.

La relazione del tecnico ha chiarito che le imbarcazioni “versano in uno stato evidente di prolungato disuso ed abbandono e nel complesso determinano una reale percezione di degrado della spiaggia antistante l’antico borgo marinaro, arrecando pregiudizio al decoro urbano, ma anche, e soprattutto, per le condizioni in cui versano i relativi materiali di composizione, costituiscono pericolo per la sicurezza e per la pubblica e privata incolumità”.

A tutto ciò si aggiunge il fatto che mancano le autorizzazioni a tenere le barche sulla spiaggia. Pertanto si determina, come osserva il sindaco Coppola, “un contesto di illiceità civile e penale a causa dell’occupazione perpetrata su di un bene demaniale marittimo in concessione all’amministrazione comunale senza titolo alcuno da parte del privato proprietario del singolo natante”, una situazione “di irregolarità non riferibile ad accadimenti di recente impianto, ma si prefigura quale consuetudine di un comportamento arbitrario illecito perpetrato nel tempo da diversi soggetti, all’oggi ignoti, detentori degli inutilizzabili ed indecorosi natanti”.

Un altro aspetto di cui tenere conto, evidenzia il primo cittadino, è che “l’abbandono di qualsiasi tipo di materiale, compresi i relitti di natanti o imbarcazioni, su di uno spazio pubblico è da considerarsi un deposito abusivo di rifiuti ingombranti che determina danni all’ambiente sia sotto il profilo del decoro dell’immagine della Città di Sorrento che della pulizia”.

Insomma quelle barche vanno rimosse. E subito. I proprietari hanno 15 giorni di tempo per portarle via altrimenti ci penseranno gli operatori di Penisolaverde, società che si occupa della gestione dei rifiuti a Sorrento. Le imbarcazioni in questione, infatti, non hanno matricole o codici identificativi, per cui, non potendo risalire ad eventuali intestatari cui fare riferimento, se non rimosse saranno avviate allo smaltimento.

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