Sciopero Circumvesuviana, niente treni per Sorrento. Eav attacca il sindacato

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Lo sciopero di 4 ore del trasporto pubblico della Circumvesuviana proclamato per questa mattina dal sindacato Orsa ha portato alla completa paralisi del servizio. Dalle 8:25 alle 12:25 niente treni sulla linea Napoli-Sorrento. Moltissimi i turisti bloccati in stazione con tanto di bagagli al seguito in attesa della partenza di un convoglio.

Qualcuno ha approfittato dell’inatteso stop per fare un giro nel centro di Sorrento, altri per sedersi ai tavolini dei bar e gustare un caffè o un gelato. “C’era chi doveva raggiungere l’aeroporto perché aveva il volo in partenza e ci ha chiesto come fare per andare a Napoli, abbiamo potuto consigliare solo di prendere un taxi o noleggiare un’auto”, spiegano gli addetti alla biglietteria Eav dello scalo di Sorrento.

Una mattinata complicata, insomma, per i viaggiatori in partenza dalla penisola sorrentina, così come per quelli che hanno programmato proprio a partire da oggi un periodo di vacanza tra le due costiere. Come ampiamente preventivabile il blocco del trasporto ferroviario ha portato ad un aumento del traffico lungo la statale 145 Sorrentina, già normalmente congestionata durante i weekend estivi.

“Ci vuole un bel coraggio a parlare di straordinario successo quando si lasciano a piedi decine di migliaia di passeggeri per motivi tecnici (ed incomprensibili per gli utenti) e centinaia di lavoratori che non aderiscono allo sciopero con le mani nelle mani a non far nulla – si legge in una nota di Eav -. D’altronde il sindacato Orsa di Eav considera il proprio reparto da sempre come se fosse autonomo dal destino dell’intera azienda.

Immaginiamoci se ogni comparto dell’azienda facesse sciopero a turno bloccando la ferrovia: una volta i macchinisti come è successo oggi. Una volta i capostazione. Una volta gli amministrativi. Una volta il Dco, una volta gli operai della manutenzione e così via. La ferrovia è come una catena di montaggio, se manca un passaggio si ferma tutto. Se un solo addetto al passaggio a livello fa sciopero (e non si può sostituire per condotta antisindacale) la ferrovia si ferma. Non può funzionare così. Il mondo è cambiato e bisogna stare al passo con i tempi.

Nell’ultimo anno sono successe due cose importanti nelle relazioni sindacali. La prima: il licenziamento di tutti coloro i quali erano addetti a fare i turni dei macchinisti e capotreno della vesuviana, i quali si timbravano il cartellino l’uno con l’altro , ben nove persone, un intero comparto. La seconda: un accordo firmato da 6 sindacati su 8 che consente di evitare un assurdo storico, per fare un’ora di straordinario ne devo pagare sette, cioè un intero turno.

È venuto il momento di ragionare che ognuno non può andare per conto suo e che se l’azienda va a fallimento la responsabilità è di tutti, dobbiamo sentirci l’uno parte dell’altro perché in caso contrario non ci sono prospettive di andar lontano.

Oggi ha aderito allo sciopero la maggioranza del personale viaggiante treni, ma soltanto due persone degli altri reparti della ferrovia e pochissimi autisti di pullman. Un segno evidente che la stragrande maggioranza dei lavoratori di Eav ritiene lo sciopero del personale viaggiante ferrovia ingiustificato”.

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