Sant’Agnello. Housing sociale, 38 famiglie di nuovo a rischio sgombero

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Rischiano di nuovo lo sgombero le 38 famiglie residenti nel complesso edilizio dell’housing sociale di Sant’Agnello. Cambio di rotta legato al pronunciamento della terza sezione penale della Corte di Cassazione che ha accolto il ricorso presentato dalla Procura di Torre Annunziata contro il provvedimento del gip del tribunale oplontino, che per due volte ha sospeso lo sgombero delle palazzine di via Monsignor Bonaventura Gargiulo, richiesto due anni fa dalla Procura.

Tra il sequestro preventivo e il rinvio a giudizio di una quindicina di persone – tra le quali l’ex sindaco Piergiorgio Sagristani – in quella che viene considerata dai pm una lottizzazione abusiva, 38 famiglie assegnatarie degli appartamenti comprati a prezzo di mercato dalla società dell’ingegner Antonio Elefante hanno “occupato” gli alloggi loro spettanti (sui 53 totali realizzati), attualmente sotto sequestro con utilizzo.

Il giudice per l’udienza preliminare, con il rinvio a giudizio, aveva disposto la sospensione dello sgombero che, però, secondo i principi di proporzionalità e indispensabilità stabiliti dalla Cassazione, non spettava a quel giudice per due motivi. Innanzitutto, come riporta oggi Il Mattino, poiché “il provvedimento di sequestro aveva assunto stabilità” e “non poteva costituire oggetto di rivalutazione” da parte del giudice.

La decisione sullo sgombero sarebbe quindi spettata al tavolo tecnico insediato presso la Procura e non all’amministratore giudiziario. Inoltre, i giudici della Corte di Cassazione hanno accolto il secondo principio sull’aggravio urbanistico ritenuto “assolutamente rilevante” e “attestato dall’insediamento di 38 nuclei familiari nell’immobile occupato”.

La Suprema Corte ha poi rinviato gli atti al gip di Torre Annunziata, che dovrà pronunciarsi secondo i principi dettati dalla terza sezione penale. “La Cassazione ha accolto il ricorso presentato dal pubblico ministero, ritenendo giuste le nostre doglianzen- spiega il procuratore Nunzio Fragliasso -. Ora attenderemo il nuovo pronunciamento del gip del tribunale di Torre Annunziata, che dovrà attenersi ai principi enunciati”. Successivamente, la questione dello sgombero potrebbe tornare nuovamente in discussione nelle prossime settimane, soltanto dopo la nuova udienza preliminare sulla vicenda.

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