MASSA LUBRENSE. L’altra mattina gli operatori dell’Area marina protetta di Punta Campanella hanno portato a termine un’importante operazione di pulizia dei fondali. Nel corso dell’intervento è stata anche recuperata una rete da pesca abbandonata molto grande nei pressi di Punta della Campanella. La rete fantasma, lunga più di 60 metri e alta 15, continuava a creare danni. Molti pesci intrappolati, anche di notevoli dimensioni, sono stati liberati. L’operazione è risultata particolarmente complicata, vista la lunghezza della rete che si trovava ad una profondità di circa 35 metri. Il personale del Parco ha coordinato l’intervento con il supporto fondamentale delle associazioni Centro Sub Massa Lubrense e J. Costeau.
L’intervento di recupero sarà seguito da un altro nei prossimi giorni in località Montalto per rimuovere alcune nasse. Oltre a ripulire i fondali, queste operazioni sono fondamentali per evitare inutili danni alla flora e alla fauna marina presente in zona e per impedire possibili incidenti ai subacquei che rischiano di restare intrappolati.
“Un lavoro molto importante, che facciamo periodicamente per ripulire i fondali ed eliminare reti killer pericolose per l’ambiente e per i sub – dichiara il direttore del Parco, Antonino Miccio -. Ringraziamo i diving e le associazioni subacquee che ci danno una grossa mano nella individuazione e nella rimozione di questi attrezzi da pesca abbandonati”.