Restauro dell’Annunziata, infuocano le polemiche

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VICO EQUENSE. In città si accende lo scontro sui nuovi colori della facciata dell’ex cattedrale della Santissima Annunziata, uno dei simboli della Campania nel mondo per la sua posizione a picco sul mare. L’intervento di restauro della superficie barocca, che da tre mesi interessa anche la stupenda porta in bronzo realizzata nel 1983 dallo scultore Michele Attanasio, con i colori rosso e giallo, molto più appariscenti dei vetusti strati di tonalità rosa e biancastro che la caratterizzavano negli ultimi decenni, ha scatenato numerosi commenti sui social network da parte di cittadini di Vico Equense.

Una vicenda che ha visto anche l’intervento del sindaco facente funzioni Benedetto Migliaccio che ha indirizzato una lettera a Luciano Garella, soprintendente alle Belle arti ed al Paesaggio, e a don Pasquale Vanacore, preposto all’ufficio Beni culturali dell’arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia. Dopo aver sottolineato la valenza storica ed architettonica dell’ex cattedrale, il primo cittadino sottolinea che: “il recente intervento di restauro, accolto con favore, si è tramutato oggi in ragione di sgomento, di cui intendo farmi interprete, in quanto appare completamente alterato il tradizionale e vissuto impianto iconografico, con utilizzo di pesanti cromie che destano profondissime perplessità e diffuso dissenso”.

Nel chiedere le immediate ed opportune verifiche, Migliaccio evidenzia di aver interpellato per un autorevole parere tecnico il professor Aldo Aveta, ordinario di restauro architettonico alla Federico II e direttore della scuola di specializzazione in Beni architettonici e Paesaggio al fine di affiancare il delicato percorso di restauro finanziato dalla Cei (130mila euro) ed appaltato dal parroco, don Ciro Esposito.

Sulle polemiche, intanto, interviene l’architetto Antonio Irlando, progettista e direttore dei lavori: “tutti i lavori sono effettuati sotto il controllo della Soprintendenza e lo strato di pittura applicato è solo quello iniziale. I colori non sono frutto di una scelta arbitraria, ma scaturiscono da reperti di cantiere, ovvero da vecchi strati emersi con tinte verificate dai laboratori della Mapei, azienda leader del settore che ci sta affiancando grazie alla sensibilità dell’imprenditore Sergio Puttini. Inoltre, ci sono prove documentali, come dipinti e antiche cartoline, che presentano tali colori. Comunque, siamo tranquilli circa le modalità tecniche del restauro che contiamo di terminare per il lato mare entro poche settimane”.

Il progetto di ripristino delle facciate della ex cattedrale, edificata nel periodo tra il 1320 ed il 1340, prevede anche interventi sul campanile, struttura a tre ordini con rivestimenti in piperno riedificato dal vescovo Paolo Regio nel 1585, ed in via Vescovado su cui si affacciano monofore gotiche della chiesa, testimonianza dell’originale stile architettonico del XIV secolo.

Alcuni mesi fa la Santissima Annunziata venne eletta dai telespettatori del canale satellitare Marco Polo, come luogo ideale, in Italia, per celebrare i matrimoni. Un’ulteriore conferma del fascino del monumento immortalato in centinaia di dipinti esposti in importanti musei di tutto il mondo.

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