Pronto il Piano Turismo della Campania, intervista all’assessore Casucci

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Quaranta milioni per il 2021 e 300 milioni fino al 2027. La Regione Campania si appresta a varare il Piano turismo, uno strumento giudicato indispensabile per far ripartire un settore messo in ginocchio dalla pandemia. Elaborato che è frutto del lavoro portato avanti in questi mesi dall’assessore Felice Casucci e dal suo staff. Ieri il titolare dell’assessorato regionale al Turismo ha rilasciato un’intervista a Il Mattino che riproponiamo ai nostri lettori.

Assessore Casucci quali sono gli obiettivi del Piano?
“Far ripartire la filiera turistica. Un settore strategico che fino ad oggi ha ottenuto poca attenzione da parte dell’amministrazione pubblica contando quasi esclusivamente sull’iniziativa e le capacità imprenditoriali dei privati. Ora, però, bisogna guardare oltre”.

In che modo?
“È necessario mettere da parte la burocrazia puntando di nuovo al decentramento, rilanciando, ad esempio, le aziende di soggiorno e turismo”.

Da quando è in carica “confronto” e “ascolto” sono le sue parole d’ordine.
“In questi mesi ho incontrato in presenza o a distanza gli operatori turistici e dell’indotto ed anche gli amministratori locali. Solo raccogliendo le indicazioni di chi vive il territorio possiamo far ripartire il turismo in Campania”.

Con il Piano si punta ad ampliare l’offerta?
“Nella nostra Regione possiamo contare su punti di forza come le zone a turismo prevalente: Napoli, costiera amalfitana, penisola sorrentina, il Cilento, Capri, Ischia e Procida che, nel ruolo di Capitale della cultura 2022, rappresenterà un valore aggiunto per la filiera. Ma noi guardiamo al futuro. È per questo che vogliamo favorire il turismo “lento”, quello dei centri rurali, delle aree interne poco conosciute ma che hanno potenzialità enormi. È qui che si può sviluppare il turismo outdoor e della natura, turismo esperienziale e di valorizzazione della filiera enogastronomica”.

Bisognerà far conoscere questi nuovi itinerari.
“Per questo si darà nuovo impulso all’Agenzia Campania Turismo che dovrà occuparsi della partecipazione alle fiere, della realizzazione di mostre, missioni, eventi, incontri, seminari e work-shop, della promozione degli itinerari di turismo attivo e di cicloturismo, del monitoraggio e tutela dei flussi e dell’organizzazione e coordinamento dei Servizi di Informazione e di Accoglienza Turistica, in collaborazione con Comuni, Pro Loco, imprese turistiche e associazioni di categoria”.

La promozione, è questa la chiave per la ripartenza?
“Sicuro. In particolare il mio assessorato intende avviare una promozione diffusa degli itinerari culturali, di quelli paesaggistici e dei cammini dell’acqua fruibili a piedi, in quanto si inseriscono in una nuova visione ecologica della vacanza. Vogliamo anche valorizzare i prodotti e le cucine locali, e quindi il brand enogastronomico campano, comunicandolo e facendolo conoscere nelle sue caratteristiche e specificità al visitatore, attraverso il coinvolgimento degli chef stellati campani residenti nella Regione, fuori Regione e all’estero, per un Patto di Alleanza del Gusto”.

E per quanto riguarda la comunicazione?
“Il portale turistico regionale rappresenta la vetrina della Regione Campania sul web e, quindi, va immaginato mettendo al centro il “consumatore” per fornire informazioni utili e valide. Ci sarà anche lo sviluppo di una web app contenente i prodotti, le attività e gli eventi”.

Migliorare l’offerta significa anche migliori servizi.
“Uno degli aspetti sui quali siamo più concentrati è la mobilità turistica. Vogliamo introdurre treni storici con carrozze d’epoca, puntare sulle vie del mare Cilento Blu e Archeolinea, sull’intesa con gli aeroporti di Napoli e Salerno, accordi con Anas, potenziare il Campania Express, incentivare la mobilità ecosostenibile e promuovere il cicloturismo”.

E sul fronte della sicurezza?
“Ci sarà il Campania visitor care, un servizio di assistenza a 360 gradi e di orientamento per una vacanza sicura destinato ai turisti italiani e stranieri e allo stesso tempo fornire un servizio di consulenza e assistenza tecnica agli operatori in questa fase di ripresa e riqualificazione dell’offerta turistica”.

La Campania è una delle prime regioni a lanciare il Codice Unico delle Strutture Ricettive.
“Scopo del Cusr è di semplificare i controlli dell’offerta turistica regionale da parte delle autorità, per garantire la concorrenza, tutelare il turista e monitorare i flussi, migliorando il livello qualitativo dell’offerta e contrastando forme irregolari di ospitalità. Rappresenta, inoltre, uno strumento necessario al fine dell’attribuzione di eventuali vantaggi e contributi”.

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