Primi divieti di balneazione del 2023 in penisola sorrentina

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L’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania ha avviato la campagna estiva per il monitoraggio delle acque che bagnano le coste della Regione. Ed arrivano i primi divieti di balneazione in penisola sorrentina. A Sant’Agnello già da inizio stagione sono vietati i tuffi a Punta San Francesco. Ciò perché la qualità delle acque di questo tratto di litorale è considerata “scarsa” da Arpac sulla base delle rilevazioni degli ultimi 5 anni durante i quali sono stati rilevati diversi sforamenti dei parametri di legge.

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Nonostante i primi due campionamenti effettuati quest’anno siano risultati negativi, con valori tutti nella norma, permane il divieto di balneazione che, come spiegano dall’Agenzia regionale, “potrà essere revocato, in corso di stagione balneare, al verificarsi delle condizioni di legge che ne attestino il risanamento”.

Diverso, invece, il discorso per quanto riguarda la spiaggia del Purgatorio di Meta. Il secondo prelievo della stagione risale a giovedì scorso. Gli esperti che hanno analizzato i campioni in laboratorio hanno rilevato la presenza oltre i limiti per quel che concerne i batteri fecali. Gli enterococchi intestinali sono pari a 238 unità per 100 millilitri di acqua contro un valore limite di 200. Oltre i parametri anche l’escherichia coli arrivata a 659 rispetto ad un massimo consentito di 500. Un secondo prelievo straordinario eseguito a distanza di pochi minuti è, invece, assolutamente nella norma.

Ciò nonostante l’Arpac ha indicato come “non balneabile” lo specchio di mare informando dei risultati dei test l’amministrazione comunale di Meta. Il sindaco Giuseppe Tito, quindi, non ha potuto fare altro che emanare “con decorrenza immediata”, l’ordinanza che impone “il divieto di balneazione” nel tratto indicato sulle mappe come “da Marina di Meta a Purgatorio”. Stop ai tuffi che sarà in vigore fino a quando non verranno eseguite le controanalisi, sperando che diano risultati negativi.

“Gli acquazzoni di maggio non hanno fatto bene al mare di Meta – commenta Laura Cuomo, presidente dell’associazione ambientalista La Grande Onda -. L’overflow al Purgatorio ha funzionato benissimo, tanto che Arpac in questo specchio di mare sconsiglia la balneazione. Idem per la spiaggia di Punta San Francesco a Sant’Agnello: balneazione sconsigliata, addirittura con retrocessione della qualità delle acque, classificate scarse”. Secondo Laura Cuomo, quindi, i problemi sarebbero provocati dai troppo pieni della condotta fognaria che trasferisce i reflui al depuratore di Punta Gradelle che si attivano in caso di intense piogge scaricando in mare il surplus di liquami che potrebbero danneggiare gli impianti.

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