Piano di Sorrento. Caso Ethan, si attende la decisione del tribunale Usa

Cresce l’attesa per la sentenza del tribunale federale statunitense chiamato a decidere se Claudia Ciampa può fare rientro in Italia con il piccolo Ethan. Una vicenda, quella del bambino sottratto con l’inganno dal padre e portato oltreoceano, che continua a tenere con il fiato sospeso l’intera comunità di Piano di Sorrento. È qui, nel cuore della costiera, che vive la famiglia della mamma del bambino conteso e dove tutti sperano di poterlo riabbracciare quanto prima.

Soprattutto nonna Luciana che in questo periodo si occupa degli altri due bambini rimasti a casa che chiedono di continuo della madre. “Stiamo andando avanti di 15 giorni in 15 giorni e intanto stanno passando i mesi”, lamenta la donna alle telecamere Rai che continuano a tenere i riflettori puntati sulla storia di Ethan portato via dal padre lo scorso 30 agosto durante una vacanza in Puglia.

Eric Howard Nichols, 50enne di nazionalità statunitense, era riuscito a tornare nel suo Paese con il figlio facendo perdere le sue tracce. Per quasi tre mesi si è reso irreperibile, garantendo alla madre di vedere suo figlio, che allora aveva appena sei mesi, solo attraverso lo schermo dello smartphone con videochiamate quotidiane.

Poi il 19 novembre scorso è arrivata l’attesa svolta nel momento in cui la polizia statunitense lo ha fermato mentre era con il bimbo nei pressi di Los Angeles. Nelle prime ore dopo il ritrovamento del piccolo si sono presi cura gli assistenti sociali mentre un primo giudice ha deciso per l’affido temporaneo alla mamma, concedendo al padre solo incontri protetti.

Appresa la notizia Claudia Ciampa, insieme alla figlia maggiore Chiara, ha fatto i bagagli ed è partita per raggiungere la California dove, dopo 81 interminabili giorni, ha potuto riabbracciare il suo Ethan.

Sembrava il lieto fine atteso da tutti in Italia, ma la vicenda era tutt’altro che chiusa. È, infatti, iniziato il rimpallo di competenze tra il tribunale della famiglia di Los Angeles e quello federale. Alla fine quest’ultimo ha avocato a se la decisione sulla controversia tra i genitori del bimbo conteso.

“Capisco i disagi enormi della signora Claudia ma va ricordato che i tempi della giustizia americana sono comunque più veloci di quella italiana – spiega l’avvocato Gian Ettore Gassani, che assiste la donna -. Sono fiducioso perché già il primo giudice ha dato fiducia alla madre stabilendo l’affido esclusivo temporaneo”.

Martedì scorso si è tenuta una nuova udienza preliminare e per il 4 febbraio è fissata quella probatoria: a quel punto dovrebbe arrivare la decisione. “Confido nella giustizia anche se non so più cosa dire agli altri miei figli ogni volta che mi chiedono della data del nostro rientro – confida Claudia Ciampa -. Sono però contenta che il nostro dolore e la nostra sofferenza stiano servendo a qualcosa”.

Il riferimento è all’approvazione da parte del Senato con 89 sì e 55 astenuti, nessun voto contrario, del disegno di legge presentato dalla capogruppo della Lega in Commissione Giustizia, Erika Stefani, che punta a contrastare “in maniera più efficace” la sottrazione di minori e di incapaci al genitore affidatario, al tutore, al curatore o a chi ne abbia la vigilanza o la custodia. Nel provvedimento, ora passato all’esame della Camera, viene punito anche il trattenimento all’estero di under 18 ed incapaci contro la loro volontà. E se a commettere tali reati è chi esercita la responsabilità genitoriale, questa può essere sospesa dal giudice.

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