Piano di Sorrento. Alberi tagliati alla vigilia del voto, protesta il Wwf

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Alberi abbattuti nel centro cittadino a poche ore dal voto per le elezioni comunali. Una vicenda che provoca la dura presa di posizione del Wwf Terre del Tirreno. Di seguito la nota diffusa poco fa dal presidente dell’associazione ambientalista, Claudio d’Esposito.

Alla vigilia della scadenza elettorale, in calcio d’angolo, nel Comune di Piano di Sorrento sono ripartite le motoseghe. A farne le spese tre esemplari di Jacaranda mimosifolia che vegetavano in ottima salute in piazza della Repubblica. L’abbattimento sarebbe stato giustificato da una “prova di trazione” eseguita dall’agronomo Mauro Costantino, che coordina un progetto finanziato nel 2018 dalla Città Metropolitana con 162.416,79 euro, volto all’implementazione del patrimonio arboreo per contrastare i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale.

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“E’ assurdo, grave e ridicolo quello che sta accadendo – commenta il presidente del Wwf Terre del Tirreno Claudio d’Esposito giunto sul posto allertato da decine di telefonate – il taglio degli alberi è apparso l’ennesimo blitz. C’è ben poco di scientifico e professionale in tutta questa vicenda. Quelle jacarande dai fiori viola erano in ottima forma. La millantata prova di trazione eseguita il 26 novembre del 2020 (di cui al 25 marzo 2021 in risposta a una richiesta di accesso agli atti del consigliere di opposizione Salvatore Mare l’agronomo Costantino attestava di non aver prodotto ancora nulla di definitivo), tirata in ballo per giustificare gli abbattimenti e documentare il pericolo imminente di crollo delle piante, è apparsa più una performance circense che una vera e propria prova agronomica e scientifica.

Tra l’altro tale discutibile “tiro alla fune” ha smentito anche precedenti perizie VTA fatte dallo stesso professionista: è accaduto che alberi sani sono poi risultati pericolosi e alberi classificati in categoria D si sono dimostrati sani? Insomma siamo di fronte ad un caso di grande confusione mentale e tecnica! Le stesse radici eliminate alla base diversi anni fa, e che non necessariamente costituivano un problema, sono state danneggiate dalla stessa amministrazione nel rifacimento dei marciapiedi”.

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Ma la cosa che più lascia perplessi è il colpo di mano, o meglio “di sega”, alla vigilia elettorale proprio quando lo stesso vicesindaco Pasquale D’Aniello, con delega all’ambiente da appena un mese, stava collaborando con il Wwf per un piano di piantumazione di nuovi alberi a sostituzione di decine di fallanze che il suo predecessore Marco D’Esposito (oggi dimissionario e candidato in una lista che si oppone all’amministrazione di cui ha fatto parte fino ad un mese fa), nonostante il cospicuo finanziamento ottenuto da città metropolitana, non era riuscito a colmare affidandosi a ditte e professionisti discutibili.

Stamane in piazza sul luogo dei tagli, in soccorso al presidente del Wwf, sono giunti il consigliere di opposizione Salvatore Mare e il vicesindaco Pasquale D’Aniello che hanno cercato di vederci chiaro in questa storia.

Il Wwf negli anni passati aveva aspramente criticato l’assessore all’Ambiente Marco D’Esposito, per la mancanza di un reale coordinamento e per la gestione approssimativa e dannosa del verde pubblico che ha portato, di fatto, ad abbattimenti ingiustificati o scriteriati, operazioni drastiche di capitozzatura anche ai danni di esemplari monumentali (vedi leccio di Villa Fondi), continui turn over nell’impianto di alberature seccate per mancanza di irrigazione, per uso di diserbante o per ripetuti crolli dovuti all’assenza di idonei tutori, fornitura e messa in opera di piante di specie diverse da quelle commissionate (es: mirabolani al posto di ciliegi giapponesi da fiore, bagolari al posto di frassini, acero rosso al posto di acero campestre, ecc…) e di esemplari arborei di scarsa qualità, eccessivamente “filati”, con gravi danni meccanici, infezioni fungine e patologie (es: pini domestici con Toumeyella parvicornis), essenze arboree messe a dimora nel periodo meno idoneo e in modo non corretto, trapianti effettuati senza competenza con successivo disseccamento e altre azioni devastanti.

Appena tre settimane fa il Wwf aveva inviato una accorata lettera all’amministrazione comunale sollecitando l’applicazione di criteri ambientali minimi per il servizio di gestione del verde pubblico e la fornitura di prodotti per la cura del verde ai sensi del decreto legge del 10 Marzo 2020.

“Proprio in questi giorni il Wwf sta collaborando con il vicesindaco per ottenere l’impianto di oltre cinquanta nuovi alberi. Le operazioni dovrebbero iniziare in serata, eravamo felici e convinti di aver fermato le motoseghe, ecco perché l’abbattimento delle jacarande di oggi è apparso come un fulmine a ciel sereno, del tutto inaspettato e di sapore politico”.

Il Wwf intende vederci chiaro in tutta questa storia e si riserva di produrre un dettagliato esposto da inviare alla Città Metropolitana sul progetto finanziato.

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