“Non mangiarti il futuro, dici No ai datteri di mare!”. E’ lo slogan lanciato dai vertici dell’Area marina protetta di Punta Campanella in vista del cenone. E’ questo, infatti, il periodo più difficile dell’anno per l’ecosistema marino, con le truppe dei predoni del mare che si riversano lungo il litorale della penisola sorrentina. Tutti con un unico fine, depredare i fondali dai pregiati e costosi datteri che in questo periodo dell’anno sul mercato nero possono valere anche 100 euro al chilo.
Nonostante la controffensiva portata dalle forze dell’ordine che in questi giorni hanno intensificato l’attività di repressione, con diversi sequestri dei prelibati molluschi (l’ultimo della Guardia Costiera risale a 2 giorni fa con la denuncia di 2 persone che rientravano con 90 chili di datteri appena estratti dal mare di Piano di Sorrento), i pescatori di frodo non intendono demordere. Evidentemente i guadagni valgono il rischio di essere deferiti dall’Autorità Giudiziaria.
Per questo dal Parco marino di Punta Campanella arriva l’invito a non consumare i datteri. “Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, l’attività illecita di datterari e pescatori di frodo aumenta – si legge in una nota diffusa ieri -. Per fermare questo scempio, oltre all’impegno costante delle forze dell’ordine, occorre la collaborazione di tutti i cittadini nel denunciare rivenditori illegali e ristoratori che offrono datteri di mare, e nel segnalare imbarcazioni sospette che agiscono solitamente alle prime luci dell’alba o in piena notte. I danni causati dal prelievo illegale del dattero di mare sono notevoli. Per estrarlo dalla roccia vengono usati martelli e pinze che distruggono la costa sottomarina causando la desertificazione dei fondali. Fermarli è un dovere di tutti per preservare lo straordinario patrimonio ambientale della penisola sorrentina. Non mangiarti il futuro, dici No ai datteri di mare!”.