Parcheggio di via San Sergio a Sant’Agnello, il Consiglio di Stato, con sentenza pubblicata ieri mette fine ad un articolato contenzioso dichiarando legittimo l’operato dell’amministrazione dell’ex sindaco Piergiorgio Sagristani. La querelle giudiziaria si è innescata da una lite tra vicini con giudizi in sede civile, ha investito in primis il giudice amministrativo e poi ha avuto risvolti penali ancora in corso per la verifica della legittimità degli atti deliberativi con i quali il precedente Consiglio comunale autorizzava, ai sensi dell’art. 14 del D.P.R. 380/2001, la realizzazione dell’area di sosta a raso e del conseguente permesso a costruire.
In prima battuta il Tar Campania di Napoli aveva dato ragione al proprietario di un immobile confinate con il parcheggio annullando le delibere di Consiglio comunale e il permesso in deroga per la realizzazione dell’autorimessa. In particolare i giudici avevano ritenuto che gli atti del Comune fossero viziati per eccesso di potere per carente motivazione e difetto di istruttoria nonché per violazione del Piano parcheggi del Comune. Era stata così accolta la tesi del ricorrente che lamentava come l’area in questione fosse destinata alla realizzazione di un parcheggio multipiano con l’obbligo di realizzare sulla superficie dello stesso un’area da destinare a verde pubblico.
Il Consiglio di Stato ribalta la decisione dei giudici partenopei e ha giudicato legittimi gli atti dell’amministrazione Sagristani in quanto ben motivati e tesi a perseguire unicamente l’interesse pubblico alla realizzazione di un parcheggio in una zona che ne era carente. “Il punto decisivo è rappresentato dal fatto che la soluzione a raso, incontrando il favore del proprietario, assicura la celere realizzazione dell’opera di interesse pubblico”, si legge nella sentenza.
Per i giudici di Palazzo Spada: “A fronte di questo indubbio vantaggio per la comunità cittadina, rispetto ad una situazione di non contestata, grave carenza di parcheggi nella zona, la perdita della possibilità di usufruire di un’area a verde pubblico attrezzato appare giustificata e ragionevolmente bilanciata” e poi “peraltro l’area a verde pubblico attrezzato in caso di realizzazione di parcheggio era solo un’ipotesi eventuale, essendo prevista obbligatoriamente dalla norma di Pup solo nel caso di realizzazione di parcheggi interrati a più piani mentre non è prevista nel caso di struttura a un solo piano”.
Viene poi tenuto in conto, al fine di avallare la legittimità dei provvedimenti dell’amministrazione Sagristani, che “il Consiglio comunale ha anche evidenziato il minore impatto sul territorio dell’opera progettata rispetto alla struttura multipiano interrata prevista dal Prg, circostanza che non può essere revocata in dubbio tenuto conto dei rilevanti lavori di scavo a tal fine necessari e dell’impatto che l’opera avrebbe sui delicati equilibri della falda”.
Sulla scorta di detti elementi motivazionali il Consiglio di Stato conclude che “a fronte di questi dati oggettivi che rendono la scelta della variante non irragionevole e chiaramente orientata a finalità di interesse pubblico, anche in termini di “amministrazione di risultato” – intesa cioè come capacità effettiva di tradurre in opere e servizi gli obiettivi del Prg -, ogni altra valutazione di opportunità attiene al merito della scelta pianificatoria e, come tale, non è attingibile dal sindacato di legittimità del giudice amministrativo, non emergendo profili di manifesta illogicità ed irragionevolezza, anche in considerazione del fatto che la deroga accordata dal Consiglio comunale non riguarda la destinazione urbanistica dell’area (che era e rimane a parcheggio), quanto le sole modalità esecutive dell’opera, circostanza che rafforza ulteriormente, nella scelta discrezionale, la prevalenza della garanzia di risultato rispetto alla modalità di intervento”.
“Piano piano il tempo rende giustizia, bisogna solo sapere aspettare – sottolinea l’ex sindaco di Sant’Agnello -. Il Consiglio di Stato ha deciso che la delibera della mia amministrazione comunale del 2017 che autorizzava il permesso in deroga per la realizzazione del parcheggio a raso a via San Sergio è totalmente legittima e nell’interesse pubblico”.