Limiti alla navigazione nell’Amp Punta Campanella, il Tar accoglie il ricorso dei charter

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania accoglie il ricorso di 55 società di noleggio e locazione che avevano impugnato il provvedimento dell’Area marina protetta di Punta Campanella che regolamenta le attività dei charter all’interno della riserva. Dispositivo che prevedeva, tra le altre cose, anche l’obbligo di installare a bordo l’Ais, il Sistema di Identificazione Automatico, in grado di rilevare posizione e velocità del mezzo nautico.

Una sorta di deterrente per evitare l’alta velocità e la navigazione sotto costa o in zone interdette, un problema in costante aumento negli ultimi anni con un gran numero di infrazioni registrate e segnalate dall’Amp.

Restrizioni che non sono state accolte favorevolmente dalle società di charter che hanno proposto ricorso al Tar. E i giudici hanno accolto le loro ragioni stabilendo che le limitazioni all’accesso nelle acque del Parco marino non possono essere introdotte con la semplice approvazione del disciplinare da parte del consiglio di amministrazione, ma solo con una modifica del regolamento.

Bisogna comunque precisare che le disposizioni impugnate dalle società erano in vigore fino al 31 dicembre 2024, per cui oggi non hanno in ogni caso valore. Certo è che la decisione del Tar impedisce ai vertici dell’Area marina protetta di Punta Campanella di approvare un nuovo disciplinare in vista della prossima stagione.

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