Sorrento come Venezia, come Capri. Assalita dai turisti e dal traffico. Tanto da non poter camminare sui marciapiedi. Tanto da impiegare anche due ore per percorrere il tratto (20 km) che va da Castellammare di Stabia a Sorrento. E da più parti si alza l’allarme e la richiesta, rivolta ai sindaci e alle autorità competenti, di sedersi attorno a un tavolo e trovare una soluzione per un turismo sostenibile, per una viabilità normale.
I motivi? Diversi. Ai primi di maggio sono saltati all’attenzione delle autorità quasi mille posti letto “fantasma” tra Sant’Agnello e Sorrento, ma ce ne sono tanti anche negli altri quattro centri: Vico Equense, Meta, Piano di Sorrento, Massa Lubrense. Case Vacanza e B&B abusivi. Senza autorizzazioni con prenotazioni online sui maggiori siti internazionali di turismo. “Un giro di milioni di euro senza controllo” fa sapere il presidente Abbac Agostino Ingenito. E questi posti letto aggiunti a quelli dei 130 alberghi, solo quelli tra Sant’Agnello e Sorrento, portano in costiera tante auto, pullman turistici e tanto traffico.
Ma anche la mancanza di mezzi alternativi alle due ruote per raggiungere queste località ha il suo peso. Gli aliscafi da e per Napoli fermano le loro corse intorno alle 16. I treni della Circumvesuviana, benché lanciati verso un rinnovamento (l’annuncio dell’Eav è di aumentare i treni Metrostar da 12 a 21 spalmati su tutti i percorsi) a volte vengono soppressi, non sempre sono sicuri e, come si sa, le corse terminano intorno alle 21:37. La necessità di un discorso serio e lungimirante in materia di mobilità sostenibile urbana ed extraurbana si fa urgente. Immettendo tante navette circolari anche i residenti potrebbero essere scoraggiati a prendere auto e moto. Quella del traffico in costiera sorrentina è diventata una vera e propria emergenza.
Tanto che alcuni sindaci, come quello di Meta, Giuseppe Tito, ha lanciato sulla sua pagina Facebook una richiesta di un parere ai suoi concittadini per trovare una soluzione. E sempre più spesso si invocano provvedimenti tampone, come la circolazione a targhe alterne, per ridurre drasticamente il numero delle auto circolanti. Ma anche sensi unici. Anche se, bisogna prenderne atto, il problema riguarda anche il trasporto privato degli autobus e quello dei tir commerciali. Per il sindaco di Sorrento l’allarme è stato recepito: “Abbiamo lanciato una gara per l’affido a una società competente che faccia un rilievo del piano traffico sia di Sorrento, sia a livello peninsulare. Un piano strutturale che vada da Vico Equense a Massa Lubrense. Capiremo poi quali infrastrutture, quali richieste inviare alla Regione Campania, ai gestori del traffico su rotaia e via mare”.
Un’analisi invocata da più parti, anche dalle opposizioni, l’ex sindaco Marco Fiorentino aveva chiesto, in una delle sedute di Consiglio, un’analisi seria, affidata a dei tecnici. “L’ultimo piano traffico” racconta “è stato redatto nel ’96. Direi che è giunto il momento di immettere anche le centraline per valutare la salubrità dell’aria. Sembra che lo stia facendo Piano di Sorrento. Ben venga una società competente che faccia un’analisi, i politici potranno avvalersi dei loro consigli. Il Piano traffico non riguarda soltanto le nostre realtà” afferma Fiorentino “sarebbe il caso di compiere un passo avanti rispetto al passato e ragionare in una dimensione appropriata facendo tesoro anche di altrui esperienze”.
di Carmen Davolo da Repubblica Napoli