B&b aperti o b&b chiusi. Nonostante il Governo ed anche diversi tra governatori e sindaci abbiano disposto la chiusura delle strutture ricettive extralberghiere (e limitazioni delle attività anche per gli hotel) alcuni esercizi, a quanto sembra, continuerebbero ad operare. Per chiarire una volta per tutte la questione, quindi, il presidente di Atex, associazione che opera in costiera sorrentina ed a Capri, Sergio Fedele, ha chiesto delucidazioni direttamente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Di seguito la nota:
Atex in rappresentanza del settore extralberghiero della Penisola Sorrentina e dell’isola di Capri ha sempre informato i propri associati e i tanti operatori che ci seguono sull’obbligo di chiusura di tutte le strutture extralberghiere fino al 13 aprile.
Avevamo già, prima della prescrizione del Governo, suggerito a tutte le strutture extralberghiere di chiudere per evitare il diffondersi del contagio.
Abbiamo criticato aspramente alcune associazioni del settore che invece in modo vergognoso settimane fa avevano addirittura fatto una promozione per ospitare cittadini del nord a venire al sud in strutture extralberghiere per trascorrere la quarantena
Abbiamo sollecitato i Sindaci della Penisola Sorrentina e dell’isola di Capri a effettuare i controlli per verificare quali strutture sono rimaste aperte
Poiché alcuni operatori continuavano a diffondere il messaggio FALSO che le strutture potevano rimanere aperte, oggi pubblichiamo la risposta UFFICIALE della Presidenza del Consiglio che sgombra il campo da ogni equivoco
“Gli alberghi possono proseguire la propria attività ma esclusivamente per le persone autorizzate a spostarsi secondo le previsioni normative vigenti. Le strutture turistico-ricettive di varia tipologia come i bed and breakfast e le altre strutture ricettive possono proseguire la propria attività, previa comunicazione al Prefetto della provincia ove è ubicata l’attività, esclusivamente nei casi in cui siano ospitate persone impegnate in attività funzionali ad assicurare la continuità dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali”.