“No ad un credito di imposta, le strutture ricettive extralberghiere vogliono un voucher da spendere subito ed universale. Occorre uno strumento di facile utilizzo, diffuso ed in grado di essere un moltiplicatore che appare fondamentale per quel turismo di prossimità che pure il ministro Dario Franceschini ha espresso nella sua audizione alla Camera”. SI esprime cosi Agostino Ingenito, coordinatore nazionale dei property manager e dell’Osservatorio Extralberghiero Italiano.
“Franceschini sia chiaro e ci dica cosa mette sul piatto, in termini di risorse per il turismo – chiarisce Ingenito -. Non accetteremo differenze di comparti, tutte le attività di ospitalità, soprattutto quella diffusa e non imprenditoriale, come per le aree interne, hanno necessità di programmare la stagione ormai compromessa, ma essere certi di poter puntare sul turismo di prossimità con un sostegno concreto e condiviso”.
Poi un appunto: “Il ministro non cita mai nei suoi interventi, il comparto extralberghiero che è stato il protagonista indiscusso negli ultimi anni di quel “turismo da contenere” perché troppo impetuoso, parafrasando le parole dette in aula da Franceschini. Se non ci sarà uno strumento facile ed usufruibile da tutta la filiera turistica imprenditoriale e non imprenditoriale, l’Italia saprà chi è il colpevole”.
“Impensabile aprire i musei senza coordinarla con l’apertura in sicurezza e con un protocollo certo, delle strutture ricettive. Ricordo al ministro che al momento il nostro comparto extralberghiero è chiuso da decreto e non abbiamo ancora compreso quando e come potrà essere riaperto. La stagione è compromessa – conclude Ingenito – e migliaia di famiglie sono senza alcuna risorsa economica. Il Governo agisca e bene ed eviti disparità”.