“La situazione attuale dei dazi e le destabilizzazioni economiche come le guerre in corso, stanno influenzando in modo significativo il settore turistico in Italia e in Europa”. Ad affermarlo è Agostino Ingenito, presidente dell’associazione degli esercizi extralberghieri Abbac e coordinatore nazionale OTei Osservatori turismo.
“L’inflazione percepita, insieme a fattori come il turismo interno, sta contribuendo ad un calo delle presenze, contrariamente alle aspettative iniziali con una primavera che ha garantito importanti flussi nelle maggiori città d’arte – puntualizza Ingenito -. Eventi come il Giubileo non hanno raggiunto i numeri previsti, e si teme che anche grandi manifestazioni come quelle delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina possano deludere le aspettative, nonostante gli investimenti elevati”.
“È fondamentale che il governo adotti un piano strategico mirato, soprattutto verso mercati emergenti, per affrontare queste sfide – la proposta del presidente Abbac -. È necessario un approccio qualitativo e sostenibile al turismo, piuttosto che politiche che potrebbero limitare l’economia turistica puntando sui nostri maggiori asset culturali e naturalistici che hanno bisogno di una migliore governance”.
“L’intervento urgente del governo, con il supporto del ministro competente, è cruciale per sviluppare strategie che possano rispondere efficacemente a queste problematiche economiche e internazionali che rischiano di ridimensionare il settore che, con la riapertura post Covid, aveva garantito un importante recupero. L’attuale aumento delle tariffe in corso, la flessione dei flussi internazionali, soprattutto da Usa e Europa e un turismo interno ridimensionato, rischiano di mettere in discussione la tenuta della filiera con serie ripercussioni soprattutto al Sud Italia più legato alla stagionalità e carente per infrastrutture e servizi rispetto ad altri territori”, conclude Ingenito.
