Il Parco di Punta Campanella compie 20 anni, ma già si guarda al futuro

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MASSA LUBRENSE. Venti anni fa, il 12 dicembre del 1997, nasceva l’Area marina protetta di Punta Campanella. Una scommessa coraggiosa, un Parco marino in una zona fortemente antropizzata tra i golfi di Napoli e Salerno. Una sfida portata avanti dai sindaci dei Comuni della costiera e dalle associazioni ambientaliste. Una scommessa ormai vinta ma ora il Parco è pronto a guardare al futuro: non solo tutela e divieti ma anche fruizione e crescita di un turismo sostenibile.

In questi due decenni l’Area marina, nonostante lo scetticismo, in alcuni casi l’astio, e le difficoltà economiche e di gestione, si è gradualmente radicata sul territorio diventando un fiore all’occhiello per la costiera e uno tra i parchi marini più attivi d’Italia. La tutela e la conservazione di quest’area dal grande valore naturalistico e paesaggistico è la sfida più importante e continua ancora oggi. La lotta ai datterari con diverse tonnellate di molluschi sequestrati, centinaia di denunce e decine di arresti da parte delle forze dell’ordine era e resta una delle priorità. Cosi come il contrasto alla pesca di frodo. Fenomeni ridotti in questi 20 anni,n ma che purtroppo non sono stati definitivamente debellati.

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E poi la depurazione delle acque, con la chiusura dello scarico illegale di Torca e la sistemazione del depuratore di Nerano. La pulizia del mare e delle spiagge con lo spazzamare e le decine di attività di pulizia a terra. Tonnellate e tonnellate di rifiuti rimossi in questi anni, chilometri di reti abbandonate prelevate dai fondali. Più di 150 tartarughe salvate e rimesse in mare dal centro Tartanet. È grazie a tutte queste attività che è stato possibile mantenere un elevato livello di biodiversità con 164 specie animali censite lo scorso settembre. E con avvistamenti sempre più frequenti di delfini, squaletti, ma anche capodogli.

Ma il lavoro del Parco non si è limitato alla sola tutela. Fondamentali in tutti questi anni le innumerevoli azioni di sensibilizzazione e divulgazione. Migliaia di bambini coinvolti in decine di progetti di educazione ambientale, numerose campagne di promozione per accrescere la sensibilità ambientale verso il mare e il territorio, come ad esempio quella per la raccolta dell’olio esausto che ha permesso di evitare che tonnellate e tonnellate di olio finissero in mare causando gravi danni. E poi centinaia di comunicati stampa o articoli con migliaia di pubblicazioni su quotidiani, riviste specializzate, giornali on line nazionali, regionali e in alcuni casi internazionali. E diverse apparizioni televisive sulle più importanti emittenti nazionali e internazionali.

Un lavoro che ha permesso di far conoscere e apprezzare il Parco marino di Punta Campanella in tutta Italia, come dimostrano i numerosi riconoscimenti e premi ricevuti, tra cui il secondo posto, ottenuto tre mesi fa, nel concorso tra le aree marine protette per eleggere la più amata d’Italia. Numerosi altri i riconoscimenti ottenuti, come le 10 Bandiere Blu consecutive per il Comune di Massa Lubrense, o l’inserimento nell’elenco Aspim (area specialmente protetta di interesse mediterraneo) e ultimo, il mese scorso, l’Oscar per l’ecoturismo.

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“I 20 anni dell’Area marina protetta non sono un traguardo ma una tappa del grande lavoro fatto e che ancora bisogna fare per il nostro mare – osserva il sindaco di Massa Lubrense e presidente del cda di Punta Campanella, Lorenzo Balducelli -. I dati di monitoraggio della biodiversità sono inequivocabili: l’Area marina ha consentito un notevole aumento delle presenze di tante specie nel nostro mare. Altri punti di forza sono la costante opera di educazione e sensibilizzazione dei ragazzi verso il mare e l’enorme opera di promozione che il Parco compie a favore del nostro territorio in Italia e nel mondo. Al presidente Michele Giustiniani e al direttore Antonino Miccio e a tutto lo staff dell’Area marina, i miei migliori auguri di nuove e ancora più importanti tappe da percorrere”.

“Auguri di vero cuore all’Area marina protetta di Punta Campanella – dichiara il comandante della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, Guglielmo Cassone -. Venti anni sono tanti ma è la qualità che conta e il Parco ha ottenuto ottimi risultati, ultimo, per esempio, il secondo posto nel concorso tra le aree marine italiane. La Capitaneria ha sempre avuto ottimi rapporti con l’Area marina, rapporti di stima reciproca e di sinergia per tutelare questo splendido patrimonio ambientale. Auguriamo tanti altri anni e continueremo a lavorare insieme per tutelare un’Area marina tra le più apprezzate e funzionanti d’Italia”.

“Venti anni sono un bel traguardo e non era scontato raggiungerli visto lo scetticismo iniziale – commenta Michele Giustiniani, presidente del Parco – L’Area Marina Protetta di Punta Campanella è una realtà particolare, perchè inserita in una zona fortemente antropizzata e con grossi interessi economici. Riuscire a conciliare le due cose, tutela dell’ambiente e attività economiche, è stato da sempre il nostro obiettivo. Anche se a fatica e lentamente, viste anche le difficoltà dovute alla mancanza di dotazione di una pianta organica stabile, siamo riusciti a raggiungere questo risultato. Oggi il Parco marino di Punta Campanella ha visto la crescita della biodiversità accompagnata ad una buona fruizione che consente la crescita di un turismo di qualità. E questa è la sfida per il futuro, con i nuovi progetti in cantiere che dovranno autofinanziare, in buona parte, tutte le attività del Parco. E tra i futuri obiettivi c’è anche quello di dotare l’Area di una pianta organica di lavoratori stabili”.

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Per il direttore Antonino Miccio “i risultati ottenuti in questi anni devono essere da sprone per proseguire verso nuovi traguardi, con nuovi obiettivi da raggiungere. Si parte da una base che si è consolidata in tutti questi anni. Siamo una realtà conosciuta e apprezzata a livello locale, regionale e nazionale. Fondamentale per la nostra crescita il coinvolgimento della popolazione locale e la sinergia con gli altri enti”.

Il lavoro per rendere sempre più quest’area un fiore all’occhiello per il territorio non finisce qui. Già partite le sfide per il futuro. Da 3 estati è attivo a Le Mortelle il campo boe del Parco per consentire l’ormeggio in zona B a 35 imbarcazioni senza causare danni alle praterie di posidonia. A dicembre aprirà il nuovo Centro Visite interattivo che offrirà la visione dei fondali del Parco attraverso telecamere subacquee, acquario, documentario 3D e altre novità in grado di far immergere il visitatore nelle bellezze dell’Area marina protetta di Punta Campanella.

E dalla primavera sarà attiva la nuova imbarcazione costruita dai fratelli Aprea di Sorrento: la Scorfanella. Potrà ospitare 50 visitatori e inaugurerà la stagione delle visite guidate a mare attraverso le meraviglie del Parco. Novità importanti per il mondo dei parchi marini, in grado di rilanciare e far crescere un turismo sempre più di qualità e soprattutto attento all’ambiente. Non solo tutela e conservazione quindi, ma anche fruizione per godere appieno delle meraviglie di Punta Campanella. Una scommessa giocata vent’anni fa e vinta e che ora è pronta a raccogliere nuove sfide per i prossimi vent’anni.

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