Il Comune di Sorrento può acquisire l’area dove doveva sorgere il parcheggio di via Rota

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“È con piacere che vi comunico che oggi col Wwf abbiamo portato a casa l’ennesimo successo a difesa del nostro territorio”. L’annuncio è di Claudio d’Esposito, presidente della sezione della penisola sorrentina dell’associazione del panda.

“Il Tar è stato chiaro – aggiunge – il parcheggio di via Rota non solo non si poteva fare, ma quell’area deve tornare a come era prima ed è giusta l’acquisizione da parte del Comune”.

“Ne deriva che gli sbancamenti di terra, lo sterro dell’impianto vegetale del fondo e quant’altro posto in essere in via prodromica all’edificazione, rimasti ormai privi di finalizzazione, devono essere eliminati e tutta l’area dev’essere ricondotta all’originario stato dei luoghi”. Questo è uno dei passaggi più emblematici della sentenza.

Secondo d’Esposito quello colto ieri è “un enorme successo che ha radici profonde e lontane. Il successo di chi, nonostante tutto non si arrende, e crede nei suoi sogni. Un grazie di cuore all’avvocato Anna Iaccarino che ha segnato questo “goal” finale, un grazie di cuore al pool di avvocati che da oltre un decennio ci segue in modo del tutto volontario e gratuito”.

“Ci sono voluti dodici lunghi e faticosi anni per far valere le nostre giuste ragioni – commenta il presidente del Wwf Terre del Tirreno – ma la strada ormai è tracciata e la vicenda, ne sono convinto, servirà da monito ad arginare la miope distruzione di altri giardini”.

Le battaglie portate avanti dagli ambientalisti non finiscono. “Domani – aggiunge d’Esposito – sarò alla Procura di Torre Annunziata per l’ennesima udienza del processo di Punta Campanella in cui il Wwf è parte civile; il 22 marzo ci sarà un’udienza in appello per il maresciallo dei vigili di Gragnano (già condannato in primo grado) che, nel settembre 2010, mi “atterrò con un pugno” sugli scogli della Pignatella per evitare che fotografassi i pescatori di frodo in azione; il 4 aprile saremo di nuovo col Wwf al Tribunale di Torre Annunziata come parte lesa per il processo del disboscamento del Faito; il 5 aprile è la volta del maxiprocesso ai datterai e, per non farci mancare nulla, saremo alla Procura di Torre Annunziata anche il 7 aprile per la costituzione di parte civile nel processo dell’housing di Sant’Agnello. Mi sa – conclude il leader degli ambientalisti – che, con tutti gli esposti prodotti negli ultimi anni, passerò i prossimi decenni nelle aule dei tribunali”.

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