SORRENTO. I reati sono prescritti. È questa, in sintesi, la motivazione addotta dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, Antonio Fiorentino, per archiviare la nuova inchiesta sulla tragedia di piazza Sant’Antonino del primo maggio 2007 durante la quale persero la vita Claudia Fattorusso e Teresa Reale travolte e uccise dalla gru dell’impresa che montava le luminarie all’esterno della Basilica del patrono di Sorrento per la festa di maggio. A formulare la richiesta di archiviazione è stato il sotituto procuratore Emilio Prisco.
Alcuni mesi fa Bruno Morelli, figlio di Claudia Fattorusso, ha presentato un esposto chiedendo la riapertura del caso arrivando ad ipotizzare un tentativo di depistare le indagini avviate all’epoca dei fatti. Da ciò l’apertura di una nuova inchiesta a carico di sette persone tra dipendenti comunali e collaboratori della ditta incaricata di sistemare le luminarie. Ma a questo punto, dopo undici anni da quei tragici eventi, il Gip ha considerato prescritto ogni reato.