I sindaci: Autovelox sull’Amalfitana per fermare la strage di motociclisti

Autovelox e controlli serrati di polizia e carabinieri per fermare la strage di motociclisti lungo la statale 163 Amalfitana. Una lingua di asfalto che in meno di quattro mesi, dall’inizio dell’anno ad oggi, è già stata teatro di tre tragici incidenti che hanno portato alla morte di altrettanti centauri.

A fine gennaio la passione per le due ruote è risultata fatale per Francesco Sangiorgio, 50enne originario di Benevento, schiantatosi con la propria moto contro la parete rocciosa che costeggia la carreggiata.

Ai primi di marzo la strada della morte ha mietuto un’altra vittima. Jacopo Coda aveva solo 19 anni e la sua giovane vita si è spezzata nell’impatto contro un minibus. E il bilancio poteva essere ben più drammatico. Basti pensare che a bordo del pullman viaggiavano l’autista ed un gruppo di 23 turisti sudcoreani. Il conducente, nel tentativo di evitare il ragazzo di Piano di Sorrento si è schiantato contro il parapetto finendo con la ruota anteriore destra e parte della fiancata pericolosamente in bilico su un baratro di diverse decine di metri.

Risale, invece, al giorno di Pasquetta, la morte di Domenico Romano, 31enne di Meta, che ha impattato con il proprio scooter contro un fuoristrada che sopraggiungeva sulla corsia di marcia opposta.

Una tragica serie di eventi – ai quali, purtroppo, se ne aggiungono molti altri – che negli ultimi anni hanno trasformato l’arteria che collega la penisola sorrentina alla costiera amalfitana, uno dei tragitti più suggestivi e panoramici del mondo, nella statale dei lutti. I cittadini, da tempo, chiedono di fermare la strage.

Le amministrazioni locali, però, non hanno grossi margini di manovra come conferma il fatto che il progetto che prevedeva l’attivazione di controlli interforze lungo la 163 da parte dei corpi di polizia municipale di Vico Equense, Piano di Sorrento e Positano non è decollato a causa di intoppi di natura burocratica.

Tanto che ora i sindaci dei Comuni interessati hanno deciso di scrivere ai prefetti di Napoli e Salerno, rispettivamente Michele di Bari e Francesco Esposito, ed ai vertici di Anas per chiedere “l’intensificazione dei controlli sulla statale Amalfitana”. A farsi promotore dell’iniziativa, dopo l’ultimo incidente mortale verificatosi nel suo Comune nel giorno del Lunedì in Albis, il primo cittadino di Piano di Sorrento, Salvatore Cappiello, con la nota sottoscritta anche dai suoi colleghi Giuseppe Aiello per Vico Equense, Giuseppe Tito per Meta e Giuseppe Guida per Positano.

“Solo negli ultimi novanta giorni, le nostre comunità sono state scosse da una sequenza di eventi tragici che hanno visto il verificarsi di ben tre incidenti stradali con esito mortale – si legge nella missiva -. Questi episodi luttuosi hanno profondamente colpito la cittadinanza e sollevano interrogativi impellenti sulla sicurezza di questa arteria viaria di fondamentale importanza per la viabilità e il turismo della nostra Regione. La strada statale 163, notoriamente caratterizzata da un tracciato sinuoso e spesso congestionato, specialmente durante i periodi di maggiore afflusso turistico, sembra essere diventata, in questo frangente, teatro di una inaccettabile escalation di incidenti dalle conseguenze irreparabili”.

Sindaci, che hanno le idee ben chiare sulle cause: “condotte di guida imprudenti, eccesso di velocità, mancato rispetto delle distanze di sicurezza e, in alcuni casi, la guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti”. I comandi di polizia locale fanno il possibile, ma come spiegano ancora i firmatari la lettera, “la conformazione del territorio e l’elevato volume di traffico, soprattutto nei fine settimana e durante le ore di punta, rendono estremamente difficile un’efficace azione di deterrenza e di sanzione delle condotte pericolose”.

Da ciò la richiesta di “intensificare significativamente i controlli stradali, attraverso un aumento della presenza di pattuglie della polizia stradale, dei carabinieri e, se possibile, anche di unità della Guardia di finanza, con particolare attenzione al contrasto delle violazioni del Codice della strada che più frequentemente sono causa di incidenti gravi. Sarebbe altresì auspicabile valutare di mettere in campo ogni utile iniziativa tesa a limitare il più possibile tale fenomeno finanche con l’installazione di strumentazione di controllo della velocità, quali autovelox fissi o mobili, nonché l’implementazione di ulteriori misure di sicurezza passiva, di segnaletica più chiara e visibile, e il miglioramento delle condizioni del manto stradale laddove necessario”. Ed è anche il caso di fare alla svelta perché con le belle giornate l’Amalfitana si trasforma in una pista.

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