I ragazzi di Nisida ripuliscono il mare ed il litorale di Meta

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I ragazzi dell’Area penale di Nisida ripuliscono i fondali marini di Meta. Con loro, la Marina Militare, il Centro di Giustizia Minorile della Campania, Archeoclub d’Italia, Corpo Militare dell’Ordine di Malta, Arpac Campania, Consiglio regionale della Campania e il Comune di Meta.

“Si tratta di un giorno importante per Meta, che ha subito riconosciuto l’altissimo valore sociale dell’impegno di ragazzi che hanno alle spalle storie difficili e che ora stanno costruendo il loro riscatto, specializzandosi nella pulizia dei fondali – spiegano il sindaco Giuseppe Tito e l’assessore Angela Aiello -. Magari in un futuro non molto lontano si costituiranno in cooperativa e quest’occasione diventerà per loro l’inizio di una rivincita personale e sociale.

La nostra amministrazione ci crede molto e, per questo motivo, ha deciso di sostenere i giovanissimi dell’Area Penale Napoli. Ci siamo riproposti di allargare questa esperienza anche agli altri sindaci della penisola sorrentina e di condividerla sul tavolo dell’Asps (l’azienda consortile che gestisce i Sevizi sociali). Immaginiamo l’adozione di un progetto che metta al centro questi ragazzi”.

I ragazzi si sono immersi accompagnati dai palombari della Marina Militare e dagli istruttori di MareNostrum, struttura marina di Archeoclub D’Italia. In contemporanea, altri ragazzi del progetto “Bust Busters”, hanno contribuito all’azione di tutela del patrimonio ambientale in superficie.

Ma cosa è “Bust Busters”? L’espressione sta per “Acchiappa Buste” ed è il progetto grazie al quale i ragazzi dell’Area Penale di Napoli che su base volontaria hanno deciso di prenderne parte, sono diventati o stanno per ottenere il brevetto di sub. Durante le lezioni teoriche e pratiche, i giovani hanno potuto apprendere tecniche di immersione ma anche conoscere il patrimonio geologico, ambientale, storico del Golfo di Napoli, e non solo. Con “Bust Busters”, i ragazzi dell’Area Penale di Napoli, contribuiscono alla tutela dell’ambiente attraverso anche un reinserimento in società.

“L’iniziativa di affidare ai ragazzi di Nisida la pulizia dei fondali marini delle nostre coste ha una doppia valenza positiva: oltre a contribuire alla formazione e al recupero dei giovani ospiti della Casa minorile, concorre alla più meritoria delle opere in materia ambientalistica, e cioè alla bonifica e tutela della natura, sempre più spesso sfregiata – dice Carmela Rescigno, presidente della Commissione Antimafia e Beni Confiscati della Regione Campania, che ha voluto essere presente all’iniziativa – e mortificata dalla mano dell’uomo. La Commissione regionale che presiedo è e resterà sempre presente ad iniziative come queste. Sono convinta che per contrastare i fenomeni legati alla devianza giovanile queste esperienze siano fondamentali perché coinvolgono direttamente i ragazzi, favorendone il loro recupero nei circuiti della legalità e del lavoro”.

Soddisfatto anche Francesco Picarone, presidente della Commissione Bilancio della Regione Campania: “È un’iniziativa davvero significativa, dalla valenza ambientale, educativa e dal forte impatto. Sono interventi dal grande significato per la comunità”.

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