I comitati: Eav, ecco come stanno veramente le cose

Dopo le esternazioni del presidente Eav, Umberto De Gregorio, che ancora una volta tenta di scaricare su altri responsabilità proprie e dei suoi collaboratori, riceviamo e pubblichiamo la nota dei comitati dei pendolari che ricostruiscono la dannosa gestione della holding regionale dei trasporti degli ultimi anni.

Eav linee vesuviane: Facciamo chiarezza.
In questi caldi giorni di maggio sono tante le note ed i comunicati redatti da Eav in risposta ai disagi sulle linee vesuviane, l’ultima pubblicata oggi su “Il Mattino” porta la firma del presidente di Eav.
È sorprendente come l’attuale dirigenza dopo dieci anni di gestione con mezzi e risorse finanziare a disposizione, possa chiamare ancora in correo per i tanti disastri le gestioni precedenti.
L’attuale dirigenza ha preso possesso nel 2015 di Eav holding già alleggerita dai vari cda e numero di dirigenti, potendo disporre di una serenità operativa garantita dalla legge “Salva Eav” che metteva l’azienda al riparo da eventuali azioni da parte dei creditori fino al riconoscimento della somma debitoria. Inoltre grazie a un ulteriore finanziamento di 600 milioni di euro ha potuto chiudere i vecchi contenziosi.
Il problema della Vesuviana sono i treni e le infrastrutture, ebbene nell’aprile 2015 c’erano settanta Etr sulle linee vesuviane oggi si fatica ad arrivare a cinquanta, eppure sulla carta tra Metrostar e revampizzati ci dovrebbero essere non meno di quaranta treni “giovani” a cui fino a poco tempo fa veniva garantita la manutenzione dalle aziende produttrici. All’appello mancano 12 Etr revampizzati, fantasmi le cui carcasse sono su dei binari morti, nascoste sotto teli bianchi a San Giovanni a Teduccio. Questa vicenda resta un mistero, fallisce la ditta aggiudicatrice capofila dell’Ati e poiché non c’erano fidejussioni bancarie o assicurative a garanzia, Eav invece di iscriversi tra i creditori preferisce, vantandosi, riprendere le carcasse di quei treni Etr per poi abbandonarle al loro triste destino. La gara dei treni nuovi, non solo per fattori esterni, all’origine c’è l’aggiudicazione sbagliata, è stata ed è ancora una via crucis, peccato che la croce la portino quotidianamente i pendolari. L’Eav ammette di avere una rete obsoleta, tanto che nel 2019 l’Agenzia per la Sicurezza Ferroviaria ha richiesto l’adeguamento della rete, non sappiamo cosa sia stato fatto e quanto realizzato da quella data ad oggi.
Se Stadler per assurdo decidesse di consegnare da domani tutti i treni nuovi, siamo certi che l’azienda non saprebbe dove metterli ne dove farli viaggiare, ci troveremmo ad avere delle Ferrari su un tracciato da rally.
Questo è il racconto di chi vive la ferrovia, di chi ogni giorno affronta un’avventuroso viaggio sulle linee vesuviane. Sostenere che oggi la soluzione potrebbe essere la prenotazione obbligatoria sulla linea di Sorrento, è davvero troppo anche per i pazienti viaggiatori. Sono anni che i pendolari chiedono un servizio migliore, denunciano una gestione che ha brillato solo per il taglio dei treni e delle corse, leggere oggi che un’azienda a capitale pubblico, concessionario di un servizio pubblico, voglia essere legittimata a violare i principi costituzionali per mitigare le sue inadempienze è davvero troppo. Contro questo ennesimo schiaffo ricorreremo in tutte le sedi e ad ogni azione!
I portavoce dei comitati pendolari vesuviana
Enzo Ciniglio gruppo Facebook noaltagliodeitrenidellacircumvesuviana
Salvatore Ferraro Gruppo Facebook Circumvesuviana – Eav

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