Svelata la guida de l’Espresso 2021 dei ristoranti italiani. Ai primi posti poche soddisfazioni per i locali della Campania.
Sono 13 i ristoranti che meritano il punteggio maggiore, vale a dire i 5 cappelli. Le new entry del 2021 sono tre: D’O di Cornaredo (Milano) – chef Davide Oldani, Duomo di Ragusa – chef Ciccio Sultano e La Madia di Licata (Agrigento) – chef Pino Cuttaia. I ristoranti premiati si affiancano agli altri 5 cappelli: Casadonna Reale di Castel di Sangro (Aquila), Seta del Mandarin Oriental di Milano, St. Hubertus dell’Hotel Rosa Alpina di San Cassiano in Badia (Bolzano), Le Calandre di Sarmeola di Rubano (Padova), Lido 84 di Gardone Riviera (Brescia), Madonnina del Pescatore di Senigallia (Ancona), Osteria Francescana di Modena, Piazza Duomo di Alba (Cuneo), Uliassi di Senigallia (Ancona), Villa Feltrinelli di Gargnano (Brescia).
I locali che si distinguono per l’alta cucina, per i valori consolidati e che si mantengono al vertice sono premiati con i cappelli d’oro sono 14. Due le new entry di questa edizione: La Peca di Lonigo (Vicenza) della famiglia Portinari e La Trota del ’63 di Rivodutri (Rieti) dei fratelli Serva. Si affiancano agli altri: Caino di Montemerano (Grosseto), Casa Vissani di Baschi (Terni), Colline Ciociare di Acuto (Frosinone), Da Vittorio di Brusaporto (Bergamo), Dal Pescatore Santini di Canneto sull’Oglio (Mantova), Don Alfonso 1890 di Sant’Agata sui Due Golfi (Napoli), Enoteca Pinchiorri di Firenze, La Pergola del Rome Cavalieri di Roma, Lorenzo di Forte dei Marmi (Lucca), Miramonti l’altro di Concesio (Brescia), Romano di Viareggio (Lucca), San Domenico di Imola (Bologna).
29 i ristoranti con 4 cappelli (2 in più rispetto al 2020), 79 con 3 cappelli, 236 con 2 cappelli (+23) e 619 con 1 cappello (+22).