Gli scienziati britannici contro le vacanze all’estero, nuovi timori per il turismo a Sorrento

Dal Regno Unito arrivano brutte notizie per il turismo della costiera sorrentina. Le vacanze all’estero sono considerate al momento “estremamente improbabili” a causa del rischio che i viaggiatori riportino varianti di coronavirus Oltremanica.

Lo affermano gli scienziati britannici dell’organo consultivo del governo nella lotta alla pandemia. Il Paese, secondo le loro valutazioni, corre un “rischio reale” se si riprende a viaggiare. Lo ha spiegato alla Bbc il dottor Mike Tildesley, dello Scientific Pandemic influenza group on modeling.

Il pericolo è che i vacanzieri possano contrarre varianti di Covid, come quella sudafricana, più resistenti agli attuali vaccini. “Penso che i viaggi internazionali quest’estate siano per i turisti estremamente improbabili”, ha sottolineato. Secondo l’attuale roadmap per l’allentamento delle restrizioni, la prima data in cui i britannici potrebbero andare in vacanza all’estero dovrebbe essere il 17 maggio.

Ma il governo non ha mai garantito che questa data sarebbe stata rispettata. Il 12 aprile una task force riferirà al primo ministro specificando quando e come potranno riprendere i viaggi internazionali. Anche se le compagnie aeree hanno segnalato già un robusto aumento delle prenotazioni, da luglio in poi.

Prima del Comitato scientifico aveva invitato a contenere l’euforia da vaccinazione, anche il ministro dei Trasporti britannico che, un mesetto fa, aveva suggerito ai suoi concittadini di non prenotare le vacanze. Il via libera – aveva spiegato – sarà ammesso solo a vaccinazioni completate. Grant Shapps aveva esortato, infatti, i cittadini a non prenotare le vacanze estive, né nel Paese né all’estero.

Anche se in Gran Bretagna, fino al 10 febbraio c’erano 100 morti al giorno, 13 milioni di persone avevano già ricevuto la prima dose di vaccino: il 25% degli adulti e oltre il 90% degli over 75. Numeri che – a dire del governo – non sarebbero comunque bastati a permettere i viaggi in libertà e ad aprire le frontiere. Come ha detto Shapps, prima di viaggiare, “devono essere tutti vaccinati”.

Ovviamente la comunicazione degli scienziati britannici ha preoccupato, e parecchio, tutti gli operatori del turismo. Un portavoce dell’Associazione degli agenti di viaggio ha replicato immediatamente: “Se aspettiamo che la campagna vaccinale sia completata prima di permettere alla gente di andare all’estero, perderemo un’altra stagione estiva, qualcosa che l’industria dei viaggi non può permettersi”.

Qualche timido segnale positivo arriva, invece, dagli Stati Uniti dove il presidente Joe Biden ha annunciato la volontà di riaprire le frontiere con l’Europa a metà maggio. E infatti, in molti hotel italiani sono partite le prenotazioni dagli Usa, con arrivi previsti dalla fine di maggio. Anche gli inglesi si sono fatti sentire, ma prima che gli scienziati suggerissero di rimanere nei dintorni di casa. Più timori, invece, dalla Francia.

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