Il primo giugno potrebbe rappresentare la data destinata a segnare la ripresa delle attività legate al turismo. Ad una settimana dall’ingresso nella fase 2 della lotta al Covid-19, quella caratterizzata da un alleggerimento del lockdown, gli alberghi si preparano a riaprire i battenti e con loro anche una miriade di strutture extralberghiere. Solo in penisola sorrentina se ne contano circa 1.300. Sono solo quelle censite ufficialmente e gestite da una partita Iva o in forma non imprenditoriale. Un esercito di esercenti che attende di conoscere i protocolli cui è necessario attenersi per svolgere la propria attività.
A tale proposito Atex, associazione che opera principalmente tra le due costiere e l’isola di Capri, in rappresentanza del sistema d’accoglienza del turismo individuale, ha rivolto un appello al presidente della Regione Campania ed ai sindaci dei comuni di Napoli, dell’area sorrentina, dell’isola di Capri e di Positano chiedendo l’emanazione del protocollo e del vademecum per le prescrizioni sanitarie cui attenersi.
Non solo. Sergio Fedele, presidente dell’associazione lamenta la mancanza di “una strategia di marketing territoriale. Quasi tutte le principali località italiane hanno avviato iniziative per promuovere il turismo di prossimità. Il tempo è una variabile decisiva per battere una concorrenza agguerritissima perché comunque il numero complessivo di turisti italiani che viaggerà non sarà alto. E mentre tutti i territori si stanno organizzando la Regione Campania, il Comune di Napoli, quelli della penisola sorrentina e dell’isola di Capri sono irresponsabilmente fermi”.
I titolari delle strutture extralberghiere sottopongono alle istituzioni le loro idee per il rilancio di quelle che sono considerate le perle della Campania. “Abbiamo proposto – sottolinea Fedele – di realizzare un video promozionale delle località turistiche campane prodotto dalla Regione e trasmesso sulle emittenti nazionali da cui emerga una organizzazione ricettiva estremamente curata per la sicurezza sanitaria degli ospiti e vacanze progettate in funzione delle limitazioni legate al distanziamento sociale”.
Inoltre, sulla falsariga del progetto dei voucher per le vacanze che intende lanciare il ministro Dario Franceschini, Atex propone a livello regionale la “Card Vacanza 2020”, vale a dire una carta sconto che “i comuni potrebbero offrire ai potenziali ospiti che usufruirebbero di sconti del 20 per cento nelle strutture ricettive, nei ristoranti, nei bar, negli esercizi commerciali e negli stabilimenti balneari”.