Feste di Pasqua blindate in costiera sorrentina

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SORRENTO. Tradizionalmente, per la penisola sorrentina, l’arrivo delle feste di Pasqua rappresenta il risveglio dal letargo invernale. I suggestivi riti della Settimana Santa che richiamano migliaia di turisti da ogni parte del mondo segnano la riapertura a pieno regime delle attività stagionali per una sorta di rinascita. Quest’anno non sarà così. Gli hotel e le strutture extralberghiere resteranno chiusi, così come bar, ristoranti e la maggior parte dei negozi.

Ma Sorrento e dintorni non rappresentano solo la meta preferita per le vacanze di turisti di ogni angolo del globo. La Costiera è anche la zona preferita da chi risiede in provincia di Napoli per le gite fuori porta. Tra le colline di Vico Equense e le spiagge di Meta, Piano, Sant’Agnello, Sorrento e Massa Lubrense per l’intero arco delle festività, ma, soprattutto a Pasquetta, si riversano migliaia di persone provenienti dall’area stabiese e vesuviana.

Quest’anno, in piena emergenza per la pandemia di Covid-19, bisogna rispettare le limitazioni imposte dai decreti e dalle ordinanze e di certo non è possibile organizzare picnic e passeggiate. Per evitare che qualcuno, incurante delle disposizioni del governo e della Regione decida comunque di raggiungere la Costiera, sindaci e forze dell’ordine si preparano a blindare l’area.

I responsabili delle stazioni dei carabinieri e del commissariato di Polizia chiederanno rinforzi per intensificare i controlli. “Noi confidiamo sulla maturità dei cittadini campani – spiega il sindaco di Piano di Sorrento, Vincenzo Iaccarino -. Questo è un momento delicato e solo osservando le direttive di restare tutti a casa potremmo superare questa emergenza”. Quello di Iaccarino è un parere non solo come primo cittadino ma anche come medico, vista la sua attività come cardiologo presso l’ospedale “Santa Maria della Misericordia” di Sorrento.

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I sindaci della Costiera si sono sentiti per studiare una strategia comune. “Abbiamo attivato un coordinamento tra i vari comandi di polizia locale – spiega il primo cittadino di Sorrento, Giuseppe Cuomo -. Non dobbiamo abbassare la guardia con i controlli dal momento che il cammino per uscire dall’emergenza è ancora lungo”.

E mentre si prevedono controlli serrati lungo le principali arterie di collegamento per l’entrata e l’uscita dal comprensorio peninsulare, proseguono incessanti anche le attività sul territorio per arginare i comportamenti vietati dalle norme. Carabinieri, Polizia, Guardia di finanza ed agenti della polizia municipale sono impegnati per presidiare il territorio e monitorare gli esercizi commerciali. Si contano decine di denunce penali e numerosi verbali amministrativi.

Un caso su tutti. A Sorrento i caschi bianchi del tenente Giuseppe Coppola hanno fermato una persona che disinvolta faceva jogging nel centro storico. Per l’uomo è scattata la sanzione di 280 euro (se paga entro 30 giorni), ed anche l’obbligo di quarantena per 14 giorni. In media solo a Sorrento ogni giorno sono un centinaio le persone controllate, a piedi o con veicoli, con approfondimenti sulle autocertificazioni dubbie, anche se tuttavia in linea generale c’è rispetto da parte della cittadinanza delle normative.

In campo anche la Protezione civile. L’altro giorno i volontari di Sorrento hanno trasportato un cane gravemente ferito presso un laboratorio veterinario di Piano di Sorrento poiché il proprietario dell’animale non disponeva di mezzi di locomozione. Non mancano gli interventi quotidiani di sostegno alle persone in difficoltà come la consegna della spesa a domicilio o il presidio dell’ufficio postale per evitare la ressa.

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