Esami di maturità al via. Come si procede con le norme Covid

maturità-2020

Questa mattina, alle 8:30, prendono il via gli esami di maturità che riguardano circa mezzo milione di studenti. Sarà un esame ovviamente diverso dal solito per le misure di sicurezza previste in seguito dell’emergenza sanitaria da Covid-19, ma anche per le modalità di svolgimento che tengono conto della particolarità di questo anno scolastico. I maturandi sosterranno la prova orale che durerà un’ora. Sono 13mila le commissioni, composte da sei membri interni e il presidente.

Vediamo come funziona:

I candidati daranno il via al colloquio con la discussione di un elaborato, preparato su un argomento scelto insieme ai docenti entro il 1 giugno. La consegna dell’elaborato era prevista entro il 13 giugno. Di fatto si tratta della discussione delle materie di indirizzo, vale adire greco e latino per il liceo classico, matematica e fisica per lo scientifico o economia e diritto per gli istituti tecnici. In sostanza rappresenta, nel complesso dell’esame, quello che fino allo scorso anno era la seconda prova scritta. L’idea della discussione di un argomento concordato serve allo studente a rompere il ghiaccio. Ma potrebbe anche accadere che un candidato abbia deciso di non preparare nulla. In quel caso il consiglio di classe terrà conto di quanto deliberato dal collegio docenti nei criteri per la valutazione finale.Ma la prova si svolgerà comunque e procederà con le altre 4 fasi.

Una volta discusso l’elaborato, la commissione sottopone al candidato un testo di italiano, di lingua o di letteratura, che rientra negli argomenti svolti durante il quinto anno e quindi compreso nel documento del consiglio di classe. Lo studente dovrà analizzarlo e argomentare l’analisi nellamaniera migliore e più completa dimostrando le sue conoscenze e competenze nella materia. Di fatto rappresenta, nell’esame tradizionale, l’analisi del testo compresa tra le tracce per il primo scritto, quello di italiano. Il testo che viene sottoposto al candidato rientra in quelli studiati durante l’anno sia in presenza, sia nel periodo di quarantena con la didattica a distanza. La scelta del testo per l’analisi della seconda fase spetta al docente di italiano che, come previsto dal ministero, è sicuramente presente tra i docenti interni che formano la commissione.

La terza fase dell’esame orale serve a valutare la capacità dello studente di mettere in relazione le diverse materie studiate e di creare collegamenti interdisciplinari spaziando tra le varie discipline. La commissione infatti sottopone al candidato ilmateriale dopo averlo scelto e selezionato per tutti i candidati previsti, il giorno prima di ogni colloquio. Il ragazzo avrà qualche minuto per raccogliere le idee e per organizzare una sua mappa concettuale per poi esporre i ragionamento. Può trattarsi di un testo, un documento, un’esperienza, un progetto o un problema da cui partire per creare nodi concettuali e inserirli nel loro rapporto interdisciplinare. Lo scorso anno un esercizio simile veniva sottoposto ai candidati dopo il sorteggio della busta, quest’anno la busta tanto contestata non ci sarà e saranno i docenti a scegliere l’argomento da cui partire per dare il via alla terza fase .

La quarta fase del colloquio si concentrerà su una relazione esposta dal candidato, che può anche produrremateriale multimediale, relativa alle esperienze Pcto, vale a dire “percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”, quello che una volta era l’alternanza scuola lavoro, svolto nel suo percorso di studi. Quest’anno, proprio a causa della pandemia, i percorsi non sono stati completati o, a volte, non sono neanche iniziati se la scuola aveva programmato di svolgere e attività nel secondo quadrimestre. Pe chi non avesse avuto esperienze, questa parte del colloquio sarà condotta “in modo da valorizzare il patrimonio culturale della persona a partire dalla sua storia professionale e individuale”. Gli studenti potranno comunque relazionare quel che è stato fatto a distanza, quindi su base teorica, e potranno specificare con quali enti hanno svolto la collaborazione e con quali obiettivi strategico-finali.

La parte conclusiva del colloquio, la quinta, verterà sui temi trattati in classe, sia in presenza sia a distanza, relativi all’ambito di “Cittadinanza e Costituzione”. I ragazzi dovranno dimostrare di conoscere i temi trattati con i docenti, e quindi presenti nei progetti approvati dalla scuola nel piano triennale dell’offerta formativa, e di aver acquisito quelle conoscenze base per la maturità e la correttezza dell’individuo. Su questa fase è intervenuta anche la ministra Azzolina che, con un semplice consiglio non vincolante, ha dichiarato: “Mi piacerebbe che all’interno di Cittadinanza e Costituzione rientrasse il tema del Coronavirus: vale a dire come gli studenti hanno vissuto questo periodo anche rispetto alla Costituzione: le scuole sono state chiuse perché il diritto alla salute è stato messo all’apice dei nostri pensieri. Su tutto questo sarebbe bello ascoltare quello che hanno da dire gli studenti».

Gli studenti dovranno presentarsi a scuola 15 minuti prima dell’orario di convocazione e lasciare immediatamente l’edificio scolastico subito dopo aver terminato la prova. Molte scuole hanno scelto di far svolgere gli esami in locali grandi o all’aperto come palestre, aule magne, sale professori o gazebo se c’è spazio o ci sono aree esterne per allestirli. Il candidato può chiedere alla scuola il rilascio di un documento che attesti la convocazione per l’esame e che gli dia, in caso di assembramento, precedenza di accesso ai mezzi pubblici per arrivare a scuola. Una volta arrivato, lo studente e il suo accompagnatore devono lavare le mani usando il dispenser con il gel – non sono necessari i guanti – e dovranno presentare all’accoglienza i moduli che attestino assenza di sintomatologia respiratoria, di non essere stati in quarantena o isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni, di non essere stati a contatto con persone positive.

Lo studente può essere accompagnato soltanto da una persona. Il maturando deve portare da casa la mascherina che può togliere soltanto durante il colloquio e comunque deve mantenere la distanza di 2 metri dai commissari. Per favorire lo svolgimento dell’esame agli studenti con disabilità certificata sarà consentita la presenza di eventuali assistenti; in tal caso per queste figure, non essendo possibile garantire il distanziamento dallo studente, è previsto l’utilizzo di guanti oltre la mascherina. Inoltre per gli studenti con disabilità certificata il Consiglio di classe ha la facoltà di esonerare lo studente dall’effettuare la prova di esame in presenza, stabilendo la modalità in videoconferenza come alternativa. Presentazione di moduli di autodichiarazione, mascherine e percorsi dedicati attendono anche i commissari d’esame e i presidenti. Gli insegnanti ritenuti “fragilì” faranno parte delle commissioni, ma seguiranno l’esame a distanza. Le aule dovranno essere ben areate e saranno pulite alla fine di ogni sessione di esame, mattina e pomeriggio. Per garantire lo svolgimento delle prove in sicurezza sono stati stanziati 39 milioni per la pulizia ordinaria e straordinaria delle scuole, l’acquisto di gel igienizzanti e dispositivi di protezione, la predisposizione di percorsi di ingresso e uscita dall’edificio

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