Continua lo shopping di Gianluigi Aponte. Nemmeno il tempo di far asciugare l’inchiostro sul preliminare di acquisto del 50 per cento di Italo, la compagnia leader dell’alta velocità, sesta acquisizione dopo Bollorè Africa Logistics, Moby, Alis Cargo, HHLA di Amburgo, Renfe Mecancia in Spagna, che il patron di Msc punta un nuovo obiettivo: Alpitour, uno dei principali gruppi turistici italiani.
La multinazionale leader di trasporti e logistica dell’armatore sorrentino, con sede a Ginevra, rientrerebbe nell’elenco composto da una decina di possibili acquirenti ai quali Alpitour ha fatto inviare l’info-memo dall’advisor Goldman Sachs. Sul piatto le cinque divisioni dell’operatore turistico: tour operating, aviation, hotel, travel agencies, incoming.
Il Gruppo Aponte sarebbe motivato per le sinergie che potrebbero scaturirne. Possiede Msc Cargo che opera su vari punti cardine e a breve raggiungerà una flotta di 8 aerei che potrebbe integrarsi con Neos, la seconda compagnia aerea italiana, specializzata sulle principali rotte delle vacanze, con la flotta più giovane d’Europa (15 aeromobili di ultima generazione, tra cui Boeing 787 Dreamliner).
Inoltre a Msc fa gola l’hôtellerie che gestisce alberghi dedicati al turismo balneare, dimore luxury e resort internazionali attraverso i brand VOIhotels e VRetreats. I villaggi di Alpitour, che è il tour operator più grande d’Italia, potrebbe combaciarsi con Vivere&Viaggiare che assieme a Bluvacanze, è la più grande agenzia di viaggi in Italia. Ma Msc deve fronteggiare concorrenti agguerriti. Non spaventa certo il costo dell’operazione. Il valore di Alpitour si aggira attorno a 1,5 miliardi. Le offerte preliminari sono attese entro fine ottobre.