Un documento dettagliato, sottoscritto da più di 70 tra associazioni laiche, ecclesiali ed Unità pastorali della Penisola sorrentina, per chiedere all’autorità regionale della Campania di ripristinare, ad horas, gli abituali standard nell’erogazione dei servizi sanitari nei presidi ospedalieri di Sorrento e di Vico Equense. E una proposta: utilizzare – dove necessario – i locali messi a disposizione dalle parrocchie per eseguire le vaccinazioni anti-Covid.
E’ quanto emerso da un incontro tra il “Coordinamento delle Associazioni culturali, ecclesiali, di categoria e di volontariato e delle Unità pastorali della Penisola sorrentina” con i sindaci (o i loro delegati) del territorio che si sviluppa da Vico Equense a Massa Lubrense, tenuto ieri, 12 febbraio, nella Cattedrale di Sorrento.
Presente anche l’arcivescovo della diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia, monsignor Francesco Alfano, che, in un breve saluto iniziale, ha “sostenuto e incoraggiato il percorso intrapreso, augurando un dialogo proficuo e un cammino sempre più fecondo, soprattutto a
vantaggio delle persone più deboli”.
Durante l’incontro, è stato consegnato materialmente ai sindaci (o ai loro delegati) il documento indirizzato alla massima autorità regionale competente in materia sanitaria, affinché – associandolo alle iniziative politiche e istituzionale già intraprese – “possano trasferire il sentimento di preoccupazione delle comunità ecclesiali e associative di questo territorio”.
“Non esiste un ‘Noi’ e un ‘Voi’ – ha sottolineato a nome del Coordinamento, don Carmine Giudici, rivolgendosi ai primi cittadini -. Esiste solo un ‘Noi’. Nel rispetto delle rispettive competenze, senza invadere campi che non possono e non devono competerci, il nostro percorso vuole semplicemente generare un processo condiviso”.
Un processo aggregativo che è stato innescato all’indomani della chiusura del Pronto soccorso a Vico Equense, delle criticità all’ospedale di Sorrento (che hanno portato addirittura alla sospensione dell’operatività dei reparti di Rianimazione e di Chirurgia) e del sentimento di rassegnazione generale che si avverte nell’accettazione supina di scelte sempre più al ribasso.
Un processo che nasce anche dalla consapevolezza che “senza un adeguato sistema sanitario locale, non può esserci ripresa economica legata al turismo”, in un territorio dove il comparto turistico è fonte principale di reddito, e si rischia seriamente di associare ad una già drammatica emergenza sanitaria anche l’aggravarsi della crisi sociale.
All’incontro, invitato anche il direttore generale dell’Asl Napoli 3, Gennaro Sosto. Il manager non ha partecipato per altri impegni in agenda. Un’assenza che ha costituito, per il Coordinamento, un’opportunità mancata per instaurare un dialogo sereno e costruttivo con il vertice manageriale dell’Azienda sanitaria locale.
Tre le richieste contenute nel documento: ripristinare il funzionamento – con soluzione stabile e continuativa – del reparto di Rianimazione e del reparto di Chirurgia dell’ospedale “Santa Maria della Misericordia” di Sorrento; ri-attivare il pronto soccorso del presidio ospedaliero “De Luca e Rossano” di Vico Equense; individuare in uno o più presidi ospedalieri/sanitari del comprensorio sorrentino, punti per la somministrazione dei vaccini anti-Covid 19.
Su quest’ultimo punto, i primi cittadini, con il presidente della Regione De Luca, si sono attivati per individuare punti vaccinali a Massa Lubrense, Piano di Sorrento e Vico Equense.
In tal senso, il Coordinamento, durante l’incontro, si è reso disponibile, con una proposta ancora alle fasi preliminari, e se necessario, a chiedere alle parrocchie e agli istituti religiosi, i locali, eventualmente idonei, per adibirli ad ulteriori punti vaccinali.