Con il Parco di Punta Campanella per imparare ad avvistare i delfini

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Imparare ad avvistare i delfini tra le onde del mare, riconoscerne la specie, fotografarli nel modo migliore e gestire in tutta sicurezza l’incontro ravvicinato senza disturbarli e rischiare incidenti. Un corso di dolphin watching, si è tenuto ieri ed oggi nell’Area marina protetta di Punta Campanella, tra i golfi di Napoli e Salerno. Il corso – parte del più ampio progetto europeo Life Delfi, coordinato da Cnr-Irbim e cofinanziato dal Programma Life dell’Unione Europea – ha l’obiettivo di ridurre le interazioni in mare tra delfini e pescatori grazie alla diffusione di dissuasori acustici da installare sulle reti e che sono in grado di tenerli a distanza di sicurezza.

Il coinvolgimento degli operatori della pesca non si è fermato alla diffusione dei dissuasori ma anche all’utilizzo di strumenti alternativi per la loro attività, come le nasse che non sono pericolose per i delfini e assicurano un ottimo pescato. I corsi di formazione per dolphin watching rappresentano anche una proposta come attività economica alternativa, e aperti anche a chartesisti e subacquei. L’obiettivo è quello di formare figure specializzate nelle tecniche di avvistamento e riconoscimento dei delfini. Figure professionali in grado di promuovere e gestire attività di dolphin watching in zone frequentate dai cetacei.

La due giorni ha visto la partecipazione di circa 50 partecipanti ed è coordinata dall’Università di Siena, con il gruppo di ricerca Magia-Mare Siena di cui è responsabile scientifico la professoressa Letizia Marsili. Coinvolti, l’Amp Punta Campanella, il Cnr-Irbim di Ancona – capofila del progetto – l’Università di Padova e Legambiente. Questa mattina è stato organizzato anche un press tour aperto ai giornalisti per far toccare con mano la ricchezza dell’ecosistema marino del Parco.

Le lezioni, sia teoriche che pratiche con uscite in mare, sono utili per approfondire temi quali la biologia ed etologia dei delfini, le minacce e lo stato di conservazione di questi cetacei con fucus sulle tecniche di riconoscimento, avvistamento, di fotografia e alle buone pratiche per gestire in maniera sostenibile un’attività di dolphin watching. Affrontati anche temi di carattere veterinario, quali metodi sulla valutazione visiva dello stato di salute dei cetacei e cenni sul primo soccorso dei delfini impigliati in attrezzi da pesca. Lezioni anche sull’importante ruolo dei pescatori nella conservazione dei cetacei, sulle buone pratiche per la gestione dei delfini catturati nelle reti e dei cetacei nelle aree portuali.

“È il secondo corso di Doplhin Watching che realizziamo nella nostra Area marina protetta grazie a Life Delfi – sottolinea Lucio Cacace, presidente Amp Punta Campanella -. Un’opportunità per molti operatori del mare, dai pescatori ai charter ed ai diving, che hanno così la possibilità di ampliare le loro attività in modo sostenibile”.

“Il coinvolgimento dei pescatori e di altri attori nella tutela di una specie così carismatica è fondamentale per raggiungere gli obiettivi del progetto – osserva il direttore dell’Amp Punta Campanella, Lucio De Maio -. La sinergia e la collaborazione tra enti pubblici e soggetti privati può portare risultati importanti per le nostre azioni di tutela e per lo sviluppo di un turismo attento alla salvaguardia della natura e degli ecosistemi”.

In basso uno splendido video con i delfini e le interviste ai pescatori.

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