Biglietterie chiuse e disagi per pendolari e turisti. Al porto di Sorrento per utilizzare le vie del mare si possono acquistare i ticket solo a bordo delle unità in partenza o in postazioni di fortuna. Una situazione che si trascina da tempo e della quale non si intravede al momento una soluzione, tanto che si teme per l’avvio della stagione turistica.
L’immobile che sorge al centro di Marina Piccola venne edificato grazie ai fondi per i Mondiali di Italia ’90 su un’area demaniale. Non fu, però, mai acquisito al patrimonio comunale (incamerato come si dice in gergo) ed accatastato. Nel frattempo i locali vennero affidati in concessione alle compagnie di navigazione. Peraltro senza contratti di locazione regolari.
Lo scorso 31 dicembre, termine ultimo per la proroga concessa dal Comune (che nel frattempo ha provveduto a regolarizzare la struttura), le compagnie di navigazione sono state sfrattate perché non sono mai state rinnovate o messe a gara dal Comune le concessioni scadute nel 2008.
E proprio sull’assenza di una procedura valida nei mesi scorsi hanno acceso i riflettori la Procura di Torre Annunziata, nell’ambito di una specifica indagine e, successivamente, anche la Guardia Costiera, con un proprio approfondimento.
Ed è a questo punto che il Comune ha deciso di chiudere con il passato, sigillando le biglietterie ed anche i servizi igienici pubblici che si trovano all’interno dell’immobile, attivando una procedura di gara per arrivare al rilascio delle concessioni in base alle norme in vigore.
Peccato che l’iter individuato impedisca la partecipazione a società che hanno legami tra di loro, vale a dire una situazione di controllo tra due o più operatori economici. In più nel caso di specie vi sono una serie di circostanze che lasciano presumere l’imputabilità delle offerte ad un unico centro decisionale. Insomma si potrebbe pensare che tutte le compagnie insieme potrebbero richiedere l’assegnazione di una sola biglietteria.
E così sono scattati i ricorsi al Tar ed al Consiglio di Stato da parte delle stesse società di navigazione. Nel frattempo l’amministrazione ha fatto verifiche su impianti e lavori da eseguire, sperando di poter chiudere la procedura per le concessioni nel giro di qualche mese.
Circostanza che preoccupa, non poco, gli operatori turistici, visto che da marzo riprenderanno gli arrivi di viaggiatori e non si può immaginare che i biglietti per Capri, Ischia e Napoli vengono emessi, come ora, in un esercizio commerciale. Senza dimenticare che con le biglietterie chiuse sono off-limits anche i bagni pubblici, anche se, a questo riguardo, dal Comune fanno sapere che si tenta di riaprirli il prima possibile.