Ipotesi considerata dannosa da parte degli operatori del turismo.
Di seguito la nota diffusa poco fa da Sergio Fedele presidente di Atex Campania.
Abbiamo appreso che nel 2023 sarà applicato l’aumento della tassa di imbarco a Capodichino. Siamo riusciti grazie a un nostro intervento con gli assessori competenti del Comune di Napoli a evitare che tale aumento fosse applicato nel 2022.
Ora però sembra confermata la volontà di far scattare tale incremento dal 2023. Occorre intervenire per scongiurare tale aumento per una serie di motivazioni.
Per prima cosa, in una stagione in cui si auspica la conferma dei risultati ottenuti nel 2022 dopo un biennio drammatico causa Covid, sarebbe un errore appesantire i costi per i turisti che scelgono le nostre località per le loro vacanze, anche in considerazione della concorrenza agguerrita degli altri Paesi.
Poi non deve assolutamente essere sottovalutato l’avvertimento dell’Aicaf (associazione internazionale compagnie aeree low cost) di cancellare la loro presenza su Capodichino in caso di conferma di tali aumenti delle tasse d’imbarco.
Infine non sembra giusto che tale operazione venga unicamente realizzata per ripianare il debito del Comune di Napoli, determinando invece gravi danni a tutte le altre località turistiche campane, in particolare le Zone a Turismo Prevalente.
Per tali considerazioni abbiamo chiesto ai rappresentanti istituzionali campani e dei Comuni della penisola sorrentina, di Capri e di Gragnano di intervenire per bloccare tale aumento.