PIANO DI SORRENTO. Nel comune di Piano di Sorrento, si è paventata l’ipotesi, su richiesta della proprietaria dell’abbattimento di un esemplare secolare di Pinus Pinea vegetante, da oltre un secolo, in un fondo privato al confine con la Strada Statale 163 Amalfitana nel tratto denominato via Meta-Amalfi.
Tale richiesta parrebbe motivata dal pericoloso distacco verificatosi di un manufatto a forma di anfora, costruito in mattoni di cotto ed allocato al disotto del tronco della pianta, sul ciglio del muro confinante con la strada dove l’albero insiste.
L’albero era già assurto agli onori della cronaca quando, nel settembre 2012, durante un forte vento che ben altri danni provocò nell’intera penisola sorrentina, si verificò il pericoloso sfrangiamento di parte di un ramo della pianta (non sottoposta ad interventi di cura e/o potatura da lungo tempo) causando problemi alla viabilità stradale. Il successivo intervento d’urgenza dei Vigili del Fuoco, per mettere in sicurezza l’area, provocò drastici e scriteriati tagli di amputazione di parte della chioma interessata dal crollo del ramo.
Ciononostante la pianta in oggetto si presenta ad oggi con chioma rigogliosa, con una buona verticalità e non appare malata, né in uno stato di sofferenza biologica, non lasciando ipotizzare alcun timore o sospetto di pericolosità strutturale.
L’esemplare arboreo, assolutamente visibile da chiunque transiti sulla strada panoramica che conduce a Positano e fino ad Amalfi, è stato dal Wwf inserito a pieno titolo nel Censimento dei Grandi Alberi della Penisola Sorrentina e, con i suoi 12 metri di altezza, quasi 3 metri di circonferenza e un’età stimata di circa 150 anni, costituisce senza ombra di dubbio un elemento indiscutibile del paesaggio e della geografia dei luoghi. Esso fa parte di uno degli ultimi storici residui nuclei boschivi, scampati agli incendi, costituito da un numero sparuto di esemplari di Pinus Pinea e Quercus Pubescens, per lo più secolari, che si innalzano maestosi, assieme ad altre essenze della macchia mediterranea, in un sito strategico per le rotte migratorie dell’avifauna individuato come zona di valico montano.
Il grande Pino della Meta Amalfi, ad oggi, appare in buono stato vegetazionale. Dall’osservazione attenta della pianta, inoltre, come pure dal confronto con rilievi fotografici effettuati dall’agosto 2012, non appare alcuna inclinazione o movimento dell’albero che possa far temere ad una sua eventuale instabilità o pericolo di crollo.
Eventuali problematiche create dal distacco dell’anfora allocata in modo discutibile sul muro di contenimento del terrapieno al margine della strada (tra l’altro senza prevedere alcun drenaggio) come pure il distacco di rami secchi, non giustificano affatto la richiesta di abbattimento della pianta generata da timori avallati da una perizia di parte.
Infine, proprio per la posizione in cui vegeta il Pino, è di fatto possibile prendere in considerazione tutta una serie di accorgimenti tecnici di eventuale messa in sicurezza che vadano nella direzione della salvaguardia dell’albero. Casi analoghi, facilmente documentabili, sullo stesso territorio della penisola sorrentina sono stati felicemente “risolti” con oculate e razionali potature e con l’allocazione di appositi “tiranti” di messa in sicurezza.
L’eventuale azzardato abbattimento dell’albero, qualora messo in atto, costituirebbero di sicuro un ingiustificato grave depauperamento del Patrimonio Arboreo Storico e del Paesaggio della Città di Piano di Sorrento.
Per tali motivi il Wwf ha chiesto ai responsabili del Comune ed agli enti competenti “di non autorizzare il taglio dell’albero in questione e di procedere, in ottemperanza agli obiettivi della legge 10/2013, all’immediato censimento del secolare Pinus Pinea e all’apposizione del Vincolo Monumentale”.