Com’è nata la maledizione della Gaiola? Quali misteri si nascondono ancora oggi dietro le leggende ambientate nell’area archeologica di Trentaremi? Come mai Arthur Conan Doyle, il creatore di Sherlock Holmes, rischiò di lasciare le penne (e la pipa) proprio a Trentaremi? Cosa accadde realmente in piazza San Domenico Maggiore la notte tra il 17 e il 18 ottobre 1590? Quali enigmi nasconde il sottosuolo della stessa piazza, dove il principe “mago” Raimondo di Sangro svolgeva i suoi tenebrosi esperimenti? E dove si riunivano i massoni e i sedicenti Templari napoletani?
Sono solo alcuni dei misteri di “Trentaremi. Storie di Napoli magica”, il libro di Vittorio Del Tufo (edito da Rogiosi, con foto di Sergio Siano) che sarà presentato domani, alle ore 19, alla Libreria Tasso di piazza Angelina Lauro, a Sorrento. Con l’autore parteciperanno all’incontro i giornalisti Antonino Pane e Antonino Siniscalchi.
Dalla triste storia di Maria d’Avalos e Carlo Gesualdo (il massacro di piazza San Domenico Maggiore) ai segreti di Virgilio Mago. E poi la maledizione dell’isolotto della Gaiola, con la sua villa bianca addormentata sul mare, diventata famosa per le incredibili vicende che vi sono ambientate e per il tragico destino riservato a chi, nel corso degli anni, ne è stato proprietario.
Profonda è la radice misterica e verticale della città che Del Tufo rincorre a cominciare dai sacrifici umani nell’immensa villa di Pollione a Trentaremi – gli schiavi gettati nella vasca delle murene, – al dono maledetto della villa all’imperatore, proseguendo per le vicende medievali di Virgilio e all’uovo alchemico su cui si reggeva e si reggerebbero ancora le sorti della città, preoccupazione dei regnanti nel corso dei secoli.
“Trentaremi. Storie di Napoli magica” non è solo un documentatissimo reportage giornalistico, ma anche un vertiginoso viaggio nella Napoli del mito e della leggenda, nel cuore esoterico e misterioso di una delle città più affascinanti del mondo. Perché a Napoli, rebus di luce e tenebre, ogni pietra è uno scrigno di antiche memorie. E ogni vicolo, ogni statua, ogni palazzo racconta, a chi vuole ascoltarle, storie da brivido: storie d’amore e di morte, storie di incantesimi e maledizioni: storie napoletane. Domani a Sorrento l’appuntamento con i misteri e gli enigmi di una storia millenaria.