Addio al diritto di Patronato ad Ischia, precedente per la costiera sorrentina

papa

SORRENTO. Da alcuni anni in penisola sorrentina non viene più esercitato il diritto di Patronato. Si tratta della possibilità per i fedeli di alcune parrocchie di scegliere il proprio sacerdote. In totale sono appena 21 le comunità in tutto il mondo che godono di questa facoltà. Tra queste, ben sette si trovano in penisola sorrentina: Santa Maria del Lauro, a Meta; San Michele Arcangelo, Trinità e Mortora, a Piano di Sorrento; Trasaella e Santi Prisco e Agnello, a Sant’Agnello; Casarlano, a Sorrento.

Gli ultimi due arcivescovi della diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia, però, hanno deciso di sospendere il diritto di Patronato. Prima monsignor Felice Cece e poi il suo successore Francesco Alfano si sono mostrati contrari a portare avanti la tradizione, sebbene riconosciuta anche dal Codice di diritto canonico, che risale al Medioevo, giudicandola anacronistica. Per cui le ultime nomine sono state fatte direttamente da loro, sebbene ai sacerdoti non viene conferito il ruolo di parroco, bensì di amministratore parrocchiale.

Ora arriva una novità che potrebbe rappresentare l’addio definitivo al diritto di Patronato. Il Vaticano ha rigettato i ricorsi in merito proposti dai sindaci di Casamicciola Terme e Forio dell’isola di Ischia. Qui la questione è leggermente diversa. Infatti non sono i fedeli ad eleggere i parroci, ma è l’amministrazione comunale a proporre una terna di nomi al vescovo tra i quali scegliere il pasto della comunità. L’attuale vescovo, però, ha deciso di dichiarare cessato il diritto e da Roma è arrivato il rigetto dei ricorsi dei sindaci firmato direttamente da Papa Francesco.

“In merito al diritto di Patronato nelle parrocchie di Santa Maria Maddalena in Casamicciola Terme e di San Vito in Forio che era stato dichiarato cessato dal vescovo di Ischia con decreti dell’11 aprile 2019, si comunica – fanno sapere dalla curia dell’isola – che, relativamente al ricorso presentato dalle due amministrazioni comunali, la Congregazione per il Clero, dopo aver esaminato la documentazione inviata dal vescovo di Ischia e dalle parti ricorrenti, ha deciso di confermare i suddetti decreti, ritenendoli opportuni e conformi alla normativa canonica, sia nella procedura che nel merito”.

La nota precisa anche che “data la speciale valenza pastorale dei provvedimenti del vescovo di Ischia la Congregazione per il Clero ha presentato i propri decreti al Santo Padre Francesco, chiedendogli di considerare l’opportunità di approvarli in forma specifica. Ed è così che lo scorso 17 luglio, il Santo Padre ha accolto tale istanza”.

Decisione che di sicuro rappresenterà un precedente anche per quanto riguarda le sette parrocchia della penisola sorrentina in cui dovrebbe essere in vigore il diritto di Patronato.

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