Il crack di Thomas Cook, lo storico tour operator britannico, potrebbe costare agli albergatori della penisola sorrentina intorno ai 4milioni di euro. La stima è di Costanzo Iaccarino, presidente di Federalberghi Campania. In un’intervista rilasciata a Business Insider Italia il numero uno dell’associazione dei gestori di hotel rileva che nella nostra Regione sono almeno 30 le strutture vittime del fallimento.
Ma la situazione potrebbe essere ben più drammatica. Il presidente di Confersercenti Campania, Vincenzo Schiavo, nei giorni scorsi ipotizzava il coinvolgimento di almeno 200 attività. Se così fosse il danno economico raggiungerebbe cifre da capogiro.
Per tentare di limitare i danni le strutture associate a Federalberghi si stanno organizzando, per avviare un’indagine generale e preparare un’azione unitaria, ma ci vorrà del tempo. Intanto è stato chiesto l’intervento del governo italiano presso le autorità inglesi e degli altri paesi in cui operano le società del gruppo di Thomas Cook per tutelare la posizione delle imprese italiane. Inoltre si sta provvedendo ad informare eventuali clienti che hanno prenotato con Thomas Cook e che stanno per arrivare che dovranno saldare il conto in albergo, per poi chiedere alle competenti autorità inglesi il rimborso di quanto versato al tour operator britannico.