Una tonnellata di rifiuti rimossa dal mare di Punta Campanella

Oltre una tonnellata di rifiuti rimossa dal mare, dai fondali e da alcune delle spiagge più iconiche dell’Area marina protetta di Punta Campnella. È il bilancio delle attività estive del battello spazzamare e del gommone dell’Amp, con la fondamentale collaborazione di volontari, comuni e di Penisolaverde.

Il Fiordo di Crapolla, grazie alla sinergia tra Comune di Massa Lubrense, Penisolaverde, Amp Punta Campanella e volontari, è stato ripulito 3 volte al mese durante il periodo estivo. Rimossi rifiuti di ogni genere ma soprattutto plastica e polistirolo che il mare riporta a terra periodicamente.

Azioni di bonifica e pulizia anche nella baia di Ieranto, con la preziosa collaborazione del Fai e dei volontari. L’Amp ha messo a disposizione i mezzi nautici per prelevare il materiale e consegnarlo poi a Penisolaverde per lo smaltimento.

Da segnalare, nei giorni scorsi, anche un’importante operazione di bonifica dei fondali, in località Punta Montalto, dove alcuni sub avevano constatato la presenza di scatoloni di fuochi d’artificio che qualche sconsiderato incivile aveva gettato in mare. Il diving Capri e Amalfi Coast ha così provveduto a raccogliere i rifiuti dal fondale consegnandoli all’Amp Punta Campanella.

Le attività di pulizia non si fermano qui, previste ancora alcune azioni di bonifica a Crapolla e, se dovesse essere necessario, in altri siti del Parco.

“La nostra attenzione verso il problema dei rifiuti in mare e sulle spiagge è sempre stata molto alta – dichiara Lucio Cacace, presidente Amp Punta Campanella -. Le operazioni di pulizia alle quali collaboriamo mettendo a disposizione i mezzi e lo staff nautico dell’Amp, sono solo la parte finale di un lavoro di educazione e sensibilizzazione ambientale che portiamo avanti da anni. La situazione nel complesso è sicuramente migliorata, cittadini e turisti sono sempre piu attenti alla tutela ambientale, a non lasciare rifiuti abbandonati, a differenziare, ma restano ancora sacche ci inciviltà che vanno combattute e contrastate con l’informazione e, laddove necessario, anche con la repressione”.

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