È dedicato a Marina Puolo, caratteristico borgo marinaresco diviso a metà tra il Comune di Sorrento e quello di Massa Lubrense, l’ultimo lavoro letterario di Carmine Berton. Il libro, intitolato “Pietarapoli – Dove batte il cuore”, per i tipi della Stamperia Grafica Petagna di Sorrento, nasce dall’esigenza di raccontare i luoghi dell’infanzia, arricchendo il suo messaggio con una ricostruzione della storia del borgo dai tempi più antichi fino alle più recenti generazioni.
Un atto d’amore verso i luoghi e la comunità umana di Puolo, dal passato pagano e poi cristiano, evidenziando i valori profusi dalla sua gente tra la pesca e l’agricoltura. Così la descrizione, quasi analitica del borgo, inizia dai resti dell’antica residenza di Pollio Felice, dove il senatore romano si ritirò insieme alla moglie e alla figlia Polla per godere le bellezze del golfo di Napoli, la vista del Vesuvio, i giardini di limoni, aranci e ulivi.
Nel suo excursus spiccano citazioni dello storico dell’antichità Beloch, di Capaccio e Filangieri, rappresentando in maniera gradevole l’Arcadia sorrentina cantata nella sua opera “Silvae” da Stazio, poeta romano dell’Età Flavia.
Dal passato più antico fino ai nostri tempi, il borgo di Puolo viene raccontato da Carmine Berton anche attraverso la storia umana della comunità locale, “senza soluzione di continuità”, come sottolinea Carlo Milardi nella sua prefazione.
Il volume è arricchito da immagini suggestive: foto d’epoca che ritraggono non solo i luoghi, ma anche momenti di vita quotidiana della popolazione risalenti al secolo scorso, l’arenile, all’epoca affollato di barche per la pesca, pescatori che rammendano le reti, bambini che giocano sulla sabbia o sono raccolti attorno al maestro della scuola elementare, donne impegnate nelle occupazioni giornaliere.
Un’opera d’arte, perché la bellezza e la storia di Puolo, vengono tratteggiate, tra il testo scorrevole e le immagini selezionate e proposte con gusto, senza che il libro perda mai la capacità di interessare e coinvolgere. Il volume si apre con una affascinante descrizione di Puolo ripercorrendo le caratteristiche del borgo dei pescatori di immensa bellezza che s’incontra, in costiera, lasciando Sorrento per incamminarsi verso Massa Lubrense, appena oltrepassato il Capo di Sorrento.
L’autore ricorda che la spiaggia, chiamata in origine ”porto di Pollio”, prese poi il nome di Poli, successivamente Polo e infine Puolo assumendo il suo nome definitivo. Carmine Berton, partendo dall’antica villa di Pollio Felice e dall’etimo di Puolo, accompagna il lettore nella storia dei tempi moderni del borgo marinaresco e della sua gente come chi conosce bene ogni angolo dei luoghi e le vicende secolari della popolazione di Puolo.
Alla fine resta una certezza: Carmine Berton ha saputo dedicare alla Marina di Puolo, il suo borgo natio, un volume che fa “parlare” i luoghi, le generazioni della comunità locale. E, al racconto concentrato con stile scorrevole nelle pagine del suo libro, ha abbinato immagini e foto d’epoca che dimostrano la conoscenza e l’amore per la sua terra e per la sua gente.