Turismo di Pasqua a Sorrento e dintorni tra attese e dubbi

Il periodo pasquale, in genere, rappresenta l’avvio della stagione turistica. È il momento in cui la penisola sorrentina, la principale industria ricettiva della Campania e del Mezzogiorno, avvia i motori. Già lo scorso anno, a causa del lockdown, la programmazione è stata completamente stravolta. Strutture ricettive chiuse fino a giugno quando, con l’allentamento delle restrizioni, è stato possibile ripartire anche se solo con gli italiani. Turismo di prossimità che ha consentito alle aziende di poter riaprire i battenti seppure a scartamento ridotto per i mesi di luglio, agosto e per la prima parte di settembre. Almeno si è dato modo ad una parte dei dipendenti di assicurarsi lo stipendio per qualche mese.

E per il 2021 si rischia di replicare. I presupposti per il comparto sono all’insegna della massima incertezza. Chi vede il bicchiere mezzo pieno sono gli operatori del settore extralberghiero. “Abbiamo numerose richieste per Pasqua – conferma Sergio Fedele, presidente di Atex Campania -. Si tratta quasi esclusivamente di italiani visto che gli arrivi dall’estero sono di fatto bloccati”.

Prenotazioni che, però, sono vincolate ad un particolare presupposto. “I potenziali clienti – spiega il rappresentante dei gestori di b&b – sono preoccupati dai continui ribaltamenti delle disposizioni sugli spostamenti che il governo vara per contrastare la pandemia di Covid. Per questo motivo già quando ci contattano chiedono precise garanzie sulla possibilità di recedere nel momento in cui dovessero scattare misure che impongano limitazioni ai viaggi verso le nostre zone”.

Ed è proprio questo il punto. Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Draghi e del ministro della Salute Speranza, ha approvato un decreto legge che dispone la prosecuzione, fino al 27 marzo 2021, su tutto il territorio nazionale, del divieto di spostarsi tra diverse Regioni o Province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o ragioni di salute.

Provvedimento che, quindi, scade la vigilia della Domenica delle Palme, appena 8 giorni prima di Pasqua. Ciò significa che, anche nel caso in cui dovesse arrivare l’atteso via libera ai viaggi, il tempo per pianificare la propria vacanza è decisamente limitato. Per questo può rivelarsi vincente la scelta dei titolari di strutture extralberghiere di concedere la possibilità ai clienti di recedere dal contratto.

Per gli alberghi, invece, la situazione è decisamente più difficile. Far ripartire un hotel significa mettere in moto un meccanismo complesso, soprattutto dopo un anno di blocco quasi totale delle attività. È necessario programmare la riapertura, cosa impossibile da fare in pochi giorni. E di certo non si possono accettare prenotazioni senza sapere quale sarà lo scenario. “Al momento viviamo nella totale incertezza – evidenzia Costanzo Iaccarino presidente di Federalberghi Campania e Penisola Sorrentina -. Non sappiamo cosa potrà accadere fino a Pasqua ed anche se dovesse arrivare l’ok agli spostamenti non è detto che porti dei turisti”.

Il ragionamento del numero uno degli albergatori è semplice. “Mi metto nei panni di chi vuole andare in vacanza e mi chiedo: Cosa vado a fare in un posto dove sono chiusi i musei, sono chiusi i ristoranti, sono chiusi i locali? Vado a rinchiudermi in un albergo? Allo stesso tempo il discorso vale per noi albergatori. Perché riaprire quando intorno c’è il deserto? Cosa possiamo mai offrire ai nostri clienti?”. Dubbi più che legittimi che spingono gli operatori a chiedere alle istituzioni di dare risposte rapide alle loro istanze in modo da poter programmare il lavoro in vista della stagione ormai alle porte.

Questioni che saranno sul tavolo anche degli Stati Generali del Turismo in programma a Sorrento – e diffusi in diretta streaming online – dal 2 marzo, con il patrocinio di Regione Campania ed Agenzia nazionale del turismo. “Ci saranno appuntamenti con tutte le categorie coinvolte nel comparto con cui costruiremo il percorso – sottolinea il sindaco Massimo Coppola -. E sarà attivata una mail alla quale tutti potranno inviare contributi, idee e proposte”.

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