MASSA LUBRENSE. C’è un indagato nell’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata sulla morte di Antonino Pane (nella foto in alto), il 71enne che ha perso la vita in seguito alla collisione tra il suo barchino di 4 metri ed un gommone di 7 metri. “Ciriniello”, soprannome con cui l’anziano era conosciuto da tutti a Massa Lubrense, mercoledì scorso stava pescando al largo di Marina del Cantone, in prossimità del Fiordo di Crapolla, quando, intorno alle 22, è stato travolto dal natante con al timone Giuseppe Milano. Ed è proprio il nome del 50enne che svolge attività di charter per il trasporto dei turisti via mare ad essere stato iscritto nel registro degli indagati. L’ipotesi di reato formulata a suo carico da Emilio Prisco, sostituto procuratore di Torre Annunziata titolare del fascicolo d’indagine, è di omicidio colposo.
Tutte le testimonianze dei passeggeri del gommone concordano sul fatto che a condurre l’imbarcazione fosse proprio Giuseppe Milano. A raccogliere le deposizioni sono stati i militari della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia, coordinati dal comandante Guglielmo Cassone, ai quali sono state affidate le indagini. Un altro punto sul quale coincidono tutte le versioni è quello relativo alla velocità tenuta dal gommone. Il mezzo, infatti, era in planata mentre viaggiava alla volta del Fiordo di Crapolla dove si stava svolgendo una manifestazione musicale alla quale intendevano partecipare i passeggeri del gommone condotto da Giuseppe Milano. La navigazione con la prua sollevata, infatti, era finita da tempo e il gommone aveva cominciato a planare. In base alla ricostruzione degli uomini della Capitaneria, dovrebbe significare una velocità sostenuta, di almeno 15 nodi. Il gommone di sette metri è servito da due motori fuoribordo Evinrude da 115 cv ciascuno. Questo significa che poteva benissimo andare anche a 20 nodi.
Gli investigatori puntano anche a chiarire se la piccola barca in legno di Antonino Pane fosse dotata o meno di dispositivi luminosi di segnalazione che, al momento, non sono stati rinvenuti. Entrambe le imbarcazioni coinvolte per ora rimangono sotto sequestro anche se non sono stati ancora disposti da parte della Procura accertamenti tecnici.
Ieri mattina, intanto, il pm Prisco ha conferito ad un medico legale l’incarico di effettuare l’autopsia sul corpo di Antonino Pane. Esame autoptico eseguito già nel pomeriggio ed al quale ha assistito anche un perito di parte nominato da Giuseppe Milano. Per i risultati bisognerà però attendere alcune settimane. I principali quesiti cui bisognerà dare una risposta è se “Ciriniello” è deceduto per i traumi riportati nell’impatto o per un malore che lo ha colpito proprio in seguito allo scontro tra le imbarcazioni. Si propende, comunque, per la prima tesi considerato che il 71enne è arrivato in gravi condizioni all’ospedale di Sorrento e poi, proprio per questo, è stato trasferito al Cardarelli di Napoli dove l’altra mattina è deceduto.