Tanta emozione in comune per la consegna del premio “Gente di Mare” a Vito Fiorino

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SORRENTO. “Non chiamatemi eroe, ho fatto quello che avrebbero fatto tutti”. Ha esordito così Vito Fiorino, il pescatore che con il suo battello salvò 47 vite umane strappandole alla morte nella drammatica notte di Lampedusa.

 

Mentre raccontava quei momenti all’improvviso si è fermato, ed ha guardato la folla con gli occhi lucidi. É stato in quel momento che i presenti hanno capito la grandezza di quel gesto. Un momento da brividi. Il 64enne pescatore ha ripercorso quegli istanti terribili con la voce che gli tremava: “Eravamo in rada quando abbiamo sentito delle urla. Pensavamo fossero i gabbiani, ma abbiamo deciso di andare a controllare. Dopo 300 metri abbiamo visto centinaia di persone con le braccia alzate che chiedevano aiuto. Un mare di giovani, donne e bambini che negli occhi avevano la morte, la disperazione. Abbiamo avvisato la capitaneria ed iniziato a tirarli a bordo. Erano sporchi di gasolio ed alcuni erano nudi. Alcuni uomini trascinavano con loro i cadaveri delle loro donne, perché non volevano lasciarle andare. Tanti erano solo dei ragazzi. É stato terribile”. L’associazione Gente di Mare ha premiato Vito Fiorino con un scultura in legno, appositamente realizzata dall’artista sorrentino Joseph Meo.  Una giornata carica di emozione quella vissuta questo pomeriggio nella Sala Consiliare del comune di Sorrento: a parlare per primo è stato il  sindaco Giuseppe Cuomo, che ha sottolineato l’importanza del comparto marittimo per un posto come Sorrento. Poi è toccato al presidente dell’associazione Gente di mare, Antonino Persico: “Viviamo in un momento difficile – ha detto – ma proprio per questo la gente di mare vuole lanciare un messaggio preciso con un premio alla forza, al coraggio, alla solidarietà. Siamo uomini di mare abituati a lottare: ecco perché diciamo che è giunta l’ora di creare una Federazione capace di unire tutte le associazioni che operano in questo settore”. 

Poi è stata la volta dell’Arcivescovo di Sorrento e Castellammare, Francesco Alfano che, raccogliendo l’invito del moderatore, il giornalista Antonino Pane, ha messo in guardia dal pericolo dell’abitudine alle tragedie partendo proprio dal quel “Vergogniamoci” pronunciato da Papa Francesco dopo i fatti di Lamordusa. Nella stessa occasione sono stato premiati i vincitori della prima edizione del concorso “La foto dell’anno”, promosso dall’associazione nazionale Gente di Mare in collaborazione con Msc e Marnavi e col sostegno dei Comuni di Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello, Sorrento e Massa Lubrense. Ai primi tre classificati è stato consegnato un premio in denaro; tutte le fotografie candidate, comunque, arricchiranno il calendario 2014 ideato dall’associazione nazionale Gente di Mare in collaborazione con la Casina dei capitani di Meta, il compartimento napoletano del Collegio dei capitani e l’Associazione professionale dei capitani marittimi. 

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