Stop targhe alterne in penisola sorrentina. Dispositivo flop, ora si punta al blocco per i maxi-bus

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Si chiude sabato prossimo l’esperienza delle targhe alterne in penisola sorrentina. Un esperimento che può considerarsi fallimentare – anche a detta dei sindaci della zona – visto che ha inciso poco o nulla sul traffico in entrata ed uscita dalla costiera. Il dispositivo è stato introdotto la scorsa primavera dopo una serie di confronti tra amministratori pubblici ed associazioni del comparto turistico coordinati dal prefetto di Napoli, Claudio Palomba.

Sul tavolo non solo la viabilità, ma la mobilità in generale, vista la partecipazione di Eav ed armatori per discutere di Circumvesuviana e vie del mare. Proprio in questa sede è stato deciso di introdurre il programma di esercizio sperimentale sulla tratta ferroviaria Napoli-Sorrento con il taglio di alcune fermate della zona del Vesuviana.

Per diluire il traffico lungo la statale Sorrentina, invece, la soluzione escogitata è stata quella delle targhe alterne sulla falsariga di quanto fatto, già nel 2022, in Costiera Amalfitana. I provvedimenti firmati dai responsabili dei comandi di polizia municipale da Vico Equense a Sorrento e da Anas per la parte di statale 145 di propria competenza, impongono limitazioni alla circolazione dalle 8 alle 19 dall’ingresso sul versante stabiese della galleria Santa Maria di Pozzano fino a Sorrento.

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E a dire il vero, nella prima fase, hanno anche sortito l’effetto sperato. Nel corso dei ponti primaverili, quando le ordinanze sono state attivate solo per i weekend ed i giorni festivi, si notava una discreta diminuzione dei flussi veicolari. Ma in quel momento le uniche deroghe previste riguardavano i residenti nei Comuni peninsulari ed i mezzi a due ruote, nonché le auto dei disabili, bus di linea e turistici, taxi ed Ncc. Via libera anche ai dipendenti di aziende della zona in grado di dimostrare il rapporto di lavoro e per gli autotrasportatori con mezzi fino a 3,5 tonnellate di portata. Esclusi pure i turisti prenotati presso le strutture ricettive.

Dal 1° giugno il dispositivo è entrato in vigore tutti i giorni, ma nel frattempo sono state introdotte ulteriori aperture per i residenti dell’isola di Capri e quelli di Positano e Praiano “per problemi lavorativi o sanitari”. Allo stesso tempo è stata consentita la circolazione ai lavoratori pendolari diretti in Costiera Amalfitana ed a quanti devono spostarsi per motivi di giustizia. È poi arrivato l’ok anche per raggiungere i ristoranti previa prenotazione ed accettazione del locale con lo scontrino da esibire a richiesta delle forze di polizia per il rientro.

 

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Non finisce ancora. A fine luglio il Tar, accogliendo il ricorso di alcuni proprietari di seconde case, ha concesso anche a questa categoria di attraversare la penisola sorrentina in deroga alle ordinanze. A questo punto, come evidenziato dagli stessi sindaci della costiera, sono venuti meno gli elementi cardine del dispositivo delle targhe alterne. Troppe le esenzioni, tanto che i controlli sono diventati più blandi.

Le ordinanze, seppure introdotte in via sperimentale, sono comunque rimaste in vigore fino al 30 settembre. Ma ora si guarda al futuro. La questione traffico è già stata affrontata nel corso di nuovi summit in prefettura ed ormai il meccanismo delle targhe alterne sembra destinato ad essere accantonato. Ciò non significa, però, che si abdicherà all’obiettivo di garantire maggiore vivibilità alla Costiera.

“Per il prossimo anno abbiamo intenzione di vietare l’accesso ai bus con più di 50 posti – annunciano i sindaci di Sorrento e Massa Lubrense, Massimo Coppola e Lorenzo Balducelli -. A questo proposito abbiamo già incassato la disponibilità di Federalberghi per la quale ringraziamo il presidente Costanzo Iaccarino”. Il piano allo studio prevede che per raggiungere Sorrento e dintorni i turisti possano utilizzare solo pullman di ridotte dimensioni in modo da limitare le code lungo la 145.

I rappresentanti di Atex, Confindustria turismo e Confcommercio Sorrento, Sergio Fedele, Mario Colonna e Vincenzo Ercolano, hanno invece chiesto al prefetto la convocazione di una riunione ad hoc per “valutare la proposta della metropolitana sorrentina, che senza comportare costi eccessivi ed intasamento della rete ferroviaria può essere operativa in tempi brevi”. L’idea è di treni tra Vico Equense e Sorrento che sfruttino le pause tra i convogli della linea Napoli-costiera.

Articolo del nostro direttore per Il Mattino.

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