Stop del Consiglio di Stato ai box nel centro cittadino

PIANO DI SORRENTO. Niente parcheggi interrati nel centro cittadino, se non dopo l’approvazione dei piani particolareggiati. A finire nel mirino della sesta sezione del Consiglio di Stato è l’autorimessa di via Ciampa, ma la sentenza, di fatto, boccia integralmente la delibera con cui, nel 2008, il Consiglio comunale aveva consentito la realizzazione di box-auto su tutto il territorio di Piano, fissando dei paletti per la costruzione di altri parcheggi nelle zone A dei Comuni privi di specifici piani di restauro e risanamento conservativo.

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La sentenza, comunque, si riferisce in particolare alla querelle giudiziaria tra Soprintendenza, Comune e un privato che nel 2008 aveva chiesto l’autorizzazione per costruire un parcheggio interrato pertinenziale. La commissione edilizia comunale diede parere favorevole al progetto che, a suo dire, non danneggiava l’ambiente, non alterava lo stato dei luoghi, riguardava un’area ormai abbandonata e prevedeva l’utilizzo di materiali ammessi dal Piano urbanistico territoriale (Put) della penisola sorrentina e della costiera amalfitana. Poi arriva anche l’ok dell’ufficio tecnico.

A marzo del 2009, però, la Soprintendenza annulla il permesso: nelle zone A sono possibili solo interventi di manutenzione ordinaria e di consolidamento statico, a meno che il Comune non approvi un piano particolareggiato. A quel punto, al privato non resta che impugnare il provvedimento davanti al Tar. Nel 2010, i giudici di piazza Municipio respingono il ricorso. Si giunge così dinanzi al Consiglio di Stato, che boccia definitivamente il progetto di parcheggio interrato e smonta la delibera municipale del 2008 confermando la tesi già sostenuta dalla Soprintendenza. “Il Comune – si legge nel testo – si è dotato di un piano generale di localizzazione dei parcheggi pertinenziali senza preoccuparsi di curare il rapporto tra tali infrastrutture e l’area nella quale sono destinate a collocarsi, mediante lo strumento del piano particolareggiato”.

In sostanza, per realizzare i box nel centro cittadino, occorre un atto “destinato a coordinare la nuova costruzione con le necessità di tutela paesaggistica” del territorio comunale. Il Consiglio di Stato, quindi, sottolinea che “la realizzazione di un parcheggio interrato comporta la modificazione dei luoghi in cui si inserisce” in quanto richiede anche opere complementari come le vie di accesso, la rampa d’ingresso, le griglie di aerazione e l’uscita di emergenza.

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La sentenza è accolta come un successo dal Wwf penisola sorrentina, che da sempre sostiene la tesi della incostituzionalità della delibera adottata nel 2008 dal Consiglio comunale di Piano: “Siamo stati i primi a contrastare un provvedimento che il Comune ha applicato nonostante le sentenze di segno contrario rese dalla magistratura – attacca Claudio d’Esposito -. La decisione del Consiglio di Stato fa finalmente chiarezza su una vicenda che rischia di devastare irrimediabilmente il nostro territorio. Abbiamo depositato in procura una nota di quattro pagine per ribadire le nostre convinzioni”.

Contro la delibera il Wwf propose ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, successivamente respinto dal Consiglio di Stato in sede consultiva. Ed è proprio su questo aspetto che si fonda la replica del sindaco Giovanni Ruggiero: “In passato, il Consiglio di Stato ha riconosciuto la perfetta legittimità della regolamentazione dei parcheggi adottata dal Comune – fa sapere il primo cittadino -. Per questo motivo la disciplina fissata dal Consiglio comunale con la delibera 4 del 2008 non è minimamente intaccata”.

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