Stop alle cerimonie liturgiche, il decreto dell’arcivescovo di Sorrento-Castellammare Francesco Alfano

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“Come è possibile vivere la gioia del Vangelo nella compagnia degli uomini in questo tempo? In molti si stanno ponendo tale quesito e in tanti non hanno ancora trovato una risposta soddisfacente”. Con queste parole l’arcivescovo della diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia, Francesco Alfano, annuncia il decreto con il quale, anche in ottemperanza alle decisioni della Conferenza episcopale italiana, sospende tutte le cerimonie liturgiche fino al prossimo 3 aprile.

“È un tempo scandito da misure di distanza e sicurezza, un tempo minato dalla paura e dal confronto dell’altro – scrive ancora il prelato -. È giusto sentirsi in difficoltà, ma lo è ancora di più restare insieme, ricordandoci che la nostra, è una fede comunitaria. Esistono molti modi per restare insieme, è questo il momento opportuno per sperimentarli. “Non si vede bene che con il cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi” – scriveva Antonie de Saint Exupery. Vi forniamo uno strumento che non è soltanto cautelativo ma che vuole e deve essere al servizio del bene. Il decreto che di seguito viene presentato chiede a tutti grandi sacrifici in vista del bene comune”.

Di seguito il testo integrale del decreto dell’arcivescovo Alfano:

In ottemperanza al Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2020 per il contenimento della diffusione del Coronavirus (Covid-19) ed in particolare in riferimento all’Art.2 lettera “V” che recita “sono sospese Ie cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri”;
facendo seguito aI Comunicato dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana dell’8 marzo 2020 nel quale si chiarisce che “l’interpretazione fornita dal governo include rigorosamente le Sante Messe e le esequie tra le “cerimonie religiose”;
in spirito di sincera collaborazione per la tutela della salute pubblica;
DECRETO
sospese fino aI 3 aprile le celebrazioni comunitarie dell’eucarestia e degli altri sacramenti;
sospesi fino alla stessa data tutti gli altri momenti di preghiera che vedrebbero convocate piccole o grandi assemblee;
rinviate tutte le feste patronali;
sospese le benedizioni alle famiglie;
proibite le messe esequiali; secondo le indicazioni del Rito delle Esequie (nn 55-59 e nn 79-86), Ia benedizione della salma avverrà in casa o presso l’obitorio alla presenza dei soli familiari;
sospese tutte le attività pastorali e di catechesi come già indicato nei giorni scorsi;
che Ie chiese siano lasciate aperte per Ia preghiera personale, assicurando che sussistano le garanzie igieniche stabilite dal Decreto Presidenziale del Consiglio dei Ministri.
INVITO
ed incoraggio i sacerdoti a celebrare ogni giorno in forma privata la Santa Messa, seguendo iI “Rito della Messa senza popolo” (OGMR nn. 209-23L, pag. 451 del Messale);
i parroci ad assicurare il Viatico, sospendendo l’ordinaria visita e la distribuzione della Comunione nelle case;
ed esorto tutti i fedeli a non tralasciare Ia preghiera personale e familiare e a dedicare tempo alla lettura della Parola di Dio.
DISPENSO
ogni fedele dall’obbligo dell’osservanza del precetto legato alla celebrazione dei giorni festivi (can. 1245 CJC).
Queste indicazioni sono normative per tutti a partire da oggi 9 marzo 2O2O.

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