Uno sguardo di troppo e scatta il pestaggio. Stavolta il branco non è entrato in azione in una periferia degradata, in qualche zona di quelle considerate terra di nessuno perché regno di pusher e baby gang, ma nel cuore di una Sorrento ancora invasa da turisti provenienti da ogni angolo del mondo. E i protagonisti sono tutti del posto, sia la vittima che gli aggressori, anche se questi ultimi sono ancora in fase di identificazione. Sulle loro tracce ci sono i carabinieri di Sorrento ai quali i familiari del ragazzo finito in ospedale hanno sporto denuncia.
I fatti risalgono ad alcuni giorni fa. È una tranquilla serata di metà ottobre quando due giovani sono seduti ai tavolini di un bar di via degli Aranci, uno dei locali più frequentati dai ragazzi sorrentini. Poco più in là un gruppo di coetanei. Tra essi l’ex fidanzato della ragazza che attualmente frequenta uno dei primi due, il quale si avvicina in atteggiamento minaccioso.
Nessuno arretra. Si arriva così agli insulti. Il passo successivo è la zuffa. Ma interviene l’amico che si frappone tra i due contendenti sperando di evitare che si arrivi alle mani. È solo un’illusione. Nel giro di pochi istanti si trova ad essere il bersaglio di una gragnola di colpi. Schiaffi, pugni, calci. Un’aggressione senza pietà da parte degli amici dell’ex fidanzato della ragazza che non era presente al momento della rissa.
Solo quando il malcapitato è sanguinante a terra il branco si allontana facendo perdere le proprie tracce. Il ragazzo ferito viene soccorso e trasportato al vicino presidio sanitario Santa Maria della Misericordia. Ma le sue condizioni sono considerate gravi dai medici del pronto soccorso tanto che si dispone l’immediato trasferimento all’Ospedale del Mare di Napoli. Ha riportato un’emorragia oculare rischiando di perdere un occhio, una frattura mandibolare, fratture allo zigomo, escoriazioni e lesioni in più parti del corpo. Deve essere sottoposto ad un intervento maxillofacciale per ricomporre la frattura alla mandibola.
Il ragazzo è appena 18enne ed i genitori temono anche per le ricadute a livello psichico. “Oltre ai traumi provocati dal pestaggio e che sono ben visibili, ci sono quelli interni, dell’inconscio, che potrebbero manifestarsi anche in un secondo momento – spiega la mamma del 18enne -. Non sappiamo spiegarci come in 9 o 10 si siano potuti avventare con una tale, inaudita, ferocia nei confronti di un proprio coetaneo lasciandolo mezzo morto sul marciapiedi. Fino a pochi anni fa qui a Sorrento si viveva tranquilli, ma ora la situazione sta degradando e bisogna aver paura di fare uscire i propri figli di casa”.
I familiari del ragazzo, assistiti dall’avvocato Francesco Cappiello, hanno sporto denuncia ai carabinieri di Sorrento e le indagini sono in corso per risalire agli autori del pestaggio. I militari del maggiore Ivan Iannucci stanno acquisendo tutti gli elementi utili per arrivare all’identificazione del branco. Per i responsabili della violenta aggressione già nei prossimi giorni potrebbero scattare le denunce e anche l’arresto.